Diplomati magistrali, il Savt: “E’ urgente una risposta politica”
Serve una "risposta politica che tenga conto dei diritti di tutte le parti coinvolte, non ultimi gli alunni e e le loro famiglie, su cui si ripercuote questo vorticoso susseguirsi di sentenze".
Il Savt Ecole ritorna sulla "annosa ed ormai surreale" situazione dei diplomati magistrali entro l'anno scolastico 2001-2002.
"Da anni i diplomati magistrali stanno nel limbo dell'incertezza, tra il DPR del 2014 che ha riconosciuto il titolo di studio magistrale acquisito entro il 2002 abilitante e le aule di tribunale che hanno emesso sentenze sovente discordanti a seconda dei vari gradi di giudizio – ricorda in una nota Alessia Demè del Savt.
"Le rivendicazioni e le speranze di questa categoria di lavoratori si scontra pesantemente con le legittime aspirazioni di chi dalla fine degli anni Novanta ad oggi ha conseguito o sta per conseguire la laurea in scienze della formazione primaria che permette di intraprendere la carriera di insegnate della scuola di base".
In Valle d'Aosta i precari diplomati magistrali interessati dai ricorsi sono oltre un centinaio con situazioni difformi tra loro. Alcuni hanno già avuto una sentenza definitiva di esclusione dalle graduatorie per la stabilizzazione ed altri non hanno ancora ottenuto la sentenza di merito, per cui rimangono inclusi in via provvisoria.
Il sindacato sottolinea, quindi "l'urgenza" dell'appello che "si fa ancora più forte visto il periodo di termine dell'anno scolastico. A breve l'amministrazione scolastica convocherà gli aspiranti per assegnare i posti e la pericolosa giostra delle supplenze sub iudice potrebbe ricominciare a discapito dell'intero sistema scuola".