Dopo l’Umbria la Lega torna alla carica anche in Valle: “Si torni alle urne”
Ritorno alle urne. La Lega Vallée d’Aoste torna a ribadire la necessità di tornare al voto, forte anche del freschissimo “assist” servito dalla vittoria alle Elezioni regionali in Umbria.
In una nota, infatti, la Commissaria del Carroccio nostrano Marialice Boldi parte proprio da qui, dal risultato del voto di ieri, domenica 27 ottobre: “La vittoria della coalizione di centrodestra in Umbria era preannunciata. I sondaggi tuttavia non prevedevano un divario di tale portata, ma tant’è. Normalmente i sondaggi tendono a sottostimare i risultati delle coalizioni di centrodestra e, soprattutto, tendono a sottovalutare la forza della Lega che è certamente trainante”.
Poi, una “tirata d’orecchie” all’ex alleato nazionale: “Possiamo invece affermare con certezza – prosegue Boldi nella sua disamina – che per il MoVimento Cinque Stelle l’appuntamento elettorale umbro sia stato una vera e propria débâcle: non arrivare all’8%, imporrà loro di fare serie riflessioni, ma lungi da me dare consigli. Posso però dire che ritengo che i 5 Stelle abbiano pagato l’incoerenza, l’approssimazione e l’inconsistenza di alcuni loro progetti non condivisi dalla maggior parte dell’elettorato. Chi va a votare vuole chiarezza, vuol sapere che il suo voto non verrà tradito in base ad interessi e manovre che hanno come unico scopo il mantenimento o il raggiungimento della poltrona”.
Dall’Umbria alla Valle d’Aosta il passo è breve. A casa nostra, prosegue Boldi nella sua nota “il Governo Regionale non è in grado di offrire prospettive certe ai cittadini proprio a causa delle ambiguità delle forze che lo sostengono, alla necessità di dover accontentare il nuovo alleato Rete civica e ai continui tentennamenti che lo portano spesso a ricercare una stampella nei pentastellati locali”.
Il percorso, anch’esso, è segnato: “I gruppi regionali Lega Vallée d’Aoste, Mouv’ e il Consigliere Restano hanno, come si sa, presentato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente Fosson a causa della sua inadeguatezza politica espressa nella conduzione e nell’indirizzo amministrativo del governo regionale. In queste ore voci di corridoio vedrebbero la Lega alla guida di un ipotetico ribaltone. Nulla di più sbagliato! La Lega vuole tornare al governo della Regione ma vuole tornarci con la legittimazione delle urne”.