Egomnia, le prime reazioni agli 8 avvisi di conclusione indagine
Regna al momento il silenzio sugli otto indagati nell’ambito dell’inchiesta Egomnia. A parte il Pd, gli altri commenti arrivano fuori dall’agone politico di piazza Deffeyes.
“Sul piano giudiziario, da garantisti, aspettiamo l’ultimo grado di giudizio. Sul piano politico ribadiamo che ci vuole invece un ricambio totale della classe politica” scrive in una nota Adu VdA. Un ricambio che, secondo il movimento “non può venire da una destra sovranista” e nemmeno “da quegli esponenti autonomisti che hanno tollerato, se non sostenuto, i comportamenti di chi oggi è indagato.”
Per il movimento “resta gravissimo il fatto che ci siano 3 ex presidenti tra gli indagati, a dimostrazione che il conflitto di interesse tra la figura del Presidente e quello del Prefetto va superato”.
Si dice garantisca anche il Partito democratico della Valle d’Aosta, sottolineando perché come “questo non vuol dire che non serva una risposta da parte della politica tutta e da parte di tutta la società valdostana”.
“Stiamo vivendo uno dei momenti più duri e difficili della nostra storia recente, sono proprio in questi momenti di crisi, anche in previsione delle ingenti risorse europee che arriveranno anche nella nostra regione, che bisogna lavorare e attrezzarsi per rendere impermeabile la nostra politica alle infiltrazioni e influenze della criminalità organizzata” spiega ancora il Pd.
“Non basta indignarsi solo in giornate come queste, facendo i giustizialisti con l’indagato di turno, ma serve un impegno collettivo tutti i giorni, formare una classe politica sui temi della legalità, creare strumenti che rendano più forte tutta la nostra comunità.” afferma la segretaria regionale Sara Timpano, ricordando l’impegno del Presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin a costituire l’Osservatorio regionale contro le criminalità organizzate.
Potere al popolo VdA invita invece “a riflettere sulla necessità di rompere definitivamente con il meccanismo del voto di scambio. Lasciamo che la Giustizia faccia il suo corso ma esprimiamo profonda preoccupazione e indignazione per quanto emerso dalla chiusura dell’inchiesta Egomnia”. L’invito a tutta la popolazione del movimento è a: “non fermarsi sulla singola inchiesta ma a riflettere sulla necessità di rompere definitivamente con il meccanismo del voto di scambio, perché la mafia si infiltra dove vi è una predisposizione al clientelismo e una certa abitudine a elargire favori in cambio di voti.”
Rinascimento Valle d’Aosta si dice “contro prese di posizione forcaiole che alle volte rasentano lo sciacallaggio e soprattutto siamo contro atteggiamenti anticostituzionali cui purtroppo sovente si assiste”.
Sull’opportunità, da parte di indagati di rimettere o meno gli incarichi o le cariche eventualmente in essere, il Movimento ritiene “che si tratti di valutazioni di opportunità che rientrino nell’ambito della coscienza degli interessati.”