Egomnia, Rete civica: si approvi il Bilancio poi alle urne con regole nuove

16 Dicembre 2019

Un’assemblea regionale con regole nuove, ma soprattutto evitare lo spauracchio dell’esercizio provvisorio approvando comunque il Bilancio regionale.

O, in sintesi: si voti il Bilancio e poi si vada alle urne.

A scriverlo è Rete Civica, che parte dalla cronaca più stretta: “La nuova indagine denominata Egomnia aggrava ancor più il quadro degenerativo della politica valdostana, già emerso e denunciato in tante e troppe vicende di lungo periodo. Se inoltre gli indagati, come pare emergere dalle notizie diffuse e finora non smentite, hanno nascosto per settimane di aver ricevuto avvisi di garanzia, questo deve essere considerato un ulteriore inaccettabile comportamento, gravemente in contrasto con i doveri di trasparenza che devono caratterizzare un pubblico amministratore”.

Rete Civica, nella gravità della situazione, sottolinea comunque che “ci sono in Consiglio regionale energie sane, non condizionate dalla ‘ndrangheta, e persone che sempre si sono battute contro le cosche e che rappresentano la libera volontà degli elettori”.

Un nuovo Consiglio regionale, con “regole nuove”

“L’auspicio – prosegue la nota del movimento – è che le forze politiche presenti in Consiglio verifichino se ci sono le condizioni per effettuare un percorso che consenta di arrivare al rinnovo dell’Assemblea regionale sulla base di regole nuove, e al contempo di intervenire sulle questioni più urgenti per l’intera comunità”.

Il rischio dell’esercizio provvisorio

“Per quanto riguarda il Bilancio regionale, Rete Civica ritiene necessario un momento di confronto fra tutte le forze politiche per valutare se esistono i presupposti sotto il profilo tecnico e quello politico per arrivare ad una approvazione che sia ampiamente condivisa – chiude il comunicato –. Sarebbe assai grave lasciare per molte settimane e forse molti mesi una Regione in una situazione di esercizio provvisorio, con pesanti conseguenze sugli investimenti e sulla attività quotidiana di tutta la macchina regionale e di organismi fondamentali come l’Usl e l’intero sistema degli Enti locali”.

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