Elettrificazione ferrovia, il presidente Lavevaz: “Progetto strategico per la Valle d’Aosta”

11 Agosto 2022

L’elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta, “progetto strategico non solo per la Valle d’Aosta ma anche per il Piemonte, prosegue il proprio iter secondo le previsioni”. Dopo giorni di dibattito, arriva la presa di posizione della Regione.

La Giunta regionale oggi ha espresso l’assenso per il perfezionamento dell’intesa tra Stato e Regione autonoma Valle d’Aosta sul progetto definitivo dei lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea – Aosta, proposto da RFI, condizionandolo al recepimento delle prescrizioni e condizioni indicate dalle varie strutture regionali interessate. Nella delibera approvata si richiamano anche i pareri elaborati dai Comuni valdostani coinvolti.

“Con l’approvazione di oggi viene ribadita la necessità di questa opera, così come definita nel progetto Rfi;   -evidenzia il presidente della Regione Erik Lavevaz –  l’imprescindibile completamento dell’elettrificazione, senza alcuna interruzione, consentirà di connettere finalmente la Valle d’Aosta alla rete ferroviaria elettrificata italiana e di utilizzare treni elettrici più capienti introducendo una sostanziale e irrinunciabile miglioria del servizio di trasporto”.

Riconoscendo la complessità dell’intervento e la necessità di “una larga condivisione e che si potrà arricchire del dialogo con la Regione Piemonte”, il presidente Lavevaz annuncia la volontà di incontrare a inizio settembre l’Assessore piemontese competente in materia di Trasporti e Infrastrutture “per confrontarsi anche sulle istanze pervenute dal territorio piemontese”.

Elettrificazione ferrovia, il comitato La Valle d’Aosta Riparte: “La Regione dia un segnale di vita”

Anche il comitato La Valle d’Aosta Riparte entra in gioco nella polemica sull’elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea.

“È legittimo che ci siano dei cittadini ad Ivrea che si preoccupano per i disagi sulla circolazione stradale che deriverebbero dai cantieri per l’elettrificazione del tratto ferroviario in galleria in uscita dalla città – scrive il comitato in una nota firmata da Maurizio Costalunga, Livio Dezzutto, Diego Foti, Paolo Meneghini ed Elio Riccarand –. È di conseguenza comprensibile che in Consiglio comunale di Ivrea lo scorso 1° agosto tutti i gruppi consiliari, dalla Lega ed il centrodestra che esprime il Sindaco alla minoranza del Pd e del M5Stelle si siano espressi per ricercare possibili alternative all’ampliamento della galleria o comunque di limitare il disagio ed i tempi dei cantieri”.

Con un però: “quello che non è accettabile è che il sindaco di Ivrea, accompagnato da parlamentari del Pd, vada al Ministero delle Infrastrutture a proporre di non elettrificare il tratto di un chilometro in galleria. È una proposta assurda, si elettrificherebbero 79 chilometri, ma non il chilometro in uscita dalla città”.

La conseguenza? Quella “di dover usare da Ivrea ad Aosta treni costruiti appositamente e non l’intero complesso dei treni che circolano sulla rete nazionale – aggiunge il comitato –. Non si possono usare 110 milioni di euro di finanziamenti europei per un simile aborto. Non si può mettere in discussione un progetto di grande valenza strategica per strizzare l’occhio ad un pugno di elettori”.

Non solo: “Giusto ridurre i tempi dei cantieri che possono produrre disagi sulla viabilità, giusto prevedere alcune compensazioni per la città di Ivrea – si legge ancora nella nota –. Ma l’elettrificazione va realizzata per tutti gli 80 chilometri del percorso. Altrimenti non si potrà considerare una linea elettrificata. Oltretutto, quella del sindaco e di chi lo ha accompagnato a Roma è una proposta dannosa anche per l’utenza canavesana, perché significherebbe non poter far viaggiare da Aosta a Torino treni elettrici capienti in grado di servire tutta l’utenza ferroviaria, anche quella canavesana, una utenza in crescita che ha bisogno di un buon servizio e non di treni particolari, con batterie a bordo, costosi, limitati nel numero e poco capienti”.

Poi il messaggio recapitato a palazzo Deffeyes: “È ora che la Regione Valle d’Aosta dia un segnale di vita e faccia sentire la voce della comunità valdostana. Ivrea è collegata con la rete della trazione elettrica dal 2006, per la Valle d’Aosta questa è l’occasione buona o sarà per sempre destinata alla marginalità rispetto all’intera rete ferroviaria italiana”.

Filt-Cgil e Fit Cisl: “Obiettivo improrogabile”

Anche Filt-Cgil e Fit Cisl prendono posizione sull’elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea, replicando direttamente alla Lega Vallée d’Aoste.

“Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire – scrivono in una nota i due sindacati –. Ecco l’ennesima provocazione della Lega VdA che sta minando il processo di crescita del sistema dei trasporti valdostano. Un comunicato pieno di disinformazione, che non fa altro che creare confusione su quello che è un obiettivo improrogabile: l’elettrificazione della tratta Aosta- Ivrea”.

“Ma quali 30 secondi – si chiedono le due Federazioni dei trasporti –? Ma quale 0.3 per cento di gas? Ci rendiamo conto che senza l’elettrificazione della linea si rischia il collasso del sistema di trasporto su rotaia? Il costante aumento del flusso viaggiatori sta creando grandi disagi, che si sommano ai problemi che hanno i nuovi mezzi, problemi che si concretizzano in ritardi e soppressioni”.

Non solo, i sindacati mettono in fila i vantaggi che l’intervento porterebbe alla linea: “Elettrificazione vuol dire maggiore capienza dei materiali, certezza del viaggio e minore impatto ambientale”.

“Abbiamo una legge regionale approvata all’unanimità nel 2016. Un accordo quadro Regione-Rfi del 2017. Un Programma Strategico Interventi approvato nel 2019. Ora abbiamo i fondi del Pnrr (approvato tra l’altro anche dalla Lega al Governo a livello nazionale), da utilizzare per l’elettrificazione e lo sviluppo del trasporto ferroviario e il progetto definitivo. Non possiamo più perdere tempo. La Valle d’Aosta e tutti i cittadini hanno il diritto di avere una ferrovia moderna ed efficiente”, chiude la nota Filt-Cgil e Fit Cisl.

Rete Civica replica alla Lega: “Opera fondamentale”

“È del tutto comprensibile che la città di Ivrea esprima critiche ai due cantieri previsti in città (per i lavori che porteranno all’elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta, ndr) perché determineranno problemi nella circolazione stradale per un periodo piuttosto lungo”. Non si è fatta attendere la risposta di Rete Civica alle dichiarazioni di ieri della Lega, in merito al recente voto contrario in Consiglio comunale.

“È logico – spiega il movimento in una la nota – che si chiedano correttivi all’organizzazione dei cantieri o eventuali compensazioni. Ma Ivrea, che in passato si è battuta perché la linea per la trazione elettrica arrivasse da Chivasso a Ivrea, sa bene che non può fare un ragionamento egoistico e pensare solo al disagio momentaneo nel suo traffico cittadino. I disagi per un’opera così rilevante ci saranno per tutti, ad Ivrea e in Valle d’Aosta, ma sono la condizione necessaria per realizzare un’opera fondamentale”.

Secondo Rete Civica, l’elettrificazione “sarà un vantaggio per la Valle d’Aosta, ma anche per tutto l’Eporediese e il Canavese perché permetterà a treni più capienti di servire l’intero territorio, superando gli attuali disagi che subiscono gli utenti. Ed infatti l’Associazione Utenti Ferrovia di Ivrea e Legambiente eporediese si sono espresse a favore della elettrificazione”.

La polemica, poi, entra nel vivo. “Quello che fa cadere le braccia è la Lega Valdostana, che ha sempre gufato contro l’elettrificazione osteggiandola in tutti i modi, propone di considerare i finanziamenti ottenuti, soprattutto grazie agli ambientalisti, come un risultato negativo, e vorrebbe continuare a far viaggiare i bimodali che inquinano, sono pochi, sottodimensionati e che creano evidenti disagi come denunciato dai pendolari. Altro che decarbonizzazione: in una Regione che dispone di grandi quantità di energia idroelettrica, pulita e prodotta in loco, vogliono continuare a far viaggiare i treni alimentati da combustibili fossili da cui dobbiamo liberarci. Una visione in contrasto con tutte le indicazioni di politica ferroviaria a tutti i livelli che raccomandano l’elettrificazione delle linee ovunque sia possibile realizzarle”.

“La Lega va contro gli interessi della Valle d’Aosta”

“Ormai non stupisce più l’arroganza dei leghisti “de nos atre”, capaci solo a propinare stantii spot elettorali e nulla di più”. Anche Adu Vda/SI – Area democratica – M5S Vda hanno replicato alle dichiarazioni della Lega, con una nota congiunta. “Mai avremmo pensato, però, che avrebbero raggiunto un punto così basso nella loro modesta e inadeguata azione politica, regionale e nazionale: attraverso le loro parole di vero e proprio godimento, sperano di far perdere ben 146 milioni di euro di finanziamenti alla Valle d’Aosta, alla sua comunità, togliendo la speranza di una mobilità adeguata alle lavoratrici e ai lavoratori, agli studenti e alle studentesse e avallando, di fatto, l’isolamento della nostra Regione”.

Elettrificazione ferrovia, arriva lo stop da Ivrea. Lega: “Qualcuno ha fatto i conti senza l’oste”

“Qualcuno ha fatto i conti senza l’oste: un’abitudine pericolosa, tipica della peggior sinistra, che vede il mondo in maniera ideologica e fondamentalista, salvo poi doversi scontrare alla fine con il mondo reale”. E’ questo il commento della Lega Vallée d’Aoste al recente voto unanime del Consiglio comunale di Ivrea contro l’elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea.

“L’amministrazione eporediese – spiega la Lega in una nota – è intenzionata a dare il proprio diniego durante la conferenza di servizi del 12 agosto prossimo riguardo al progetto di elettrificazione delle gallerie della città. Inoltre, abbiamo appreso che anche dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, riunitosi a Roma il 27 luglio, sarebbero emersi dubbi riguardo all’utilità dell’opera”.

Secondo la Lega, “la china intrapresa da questo progetto, che parte decisamente in salita e rischia di accumulare ritardi paurosi, con il rischio di non completare il cantiere entro il 2026 e perdere quindi 146 milioni del Pnrr, ovvero la fetta più grossa destinata alla Valle d’Aosta, ricalca esattamente le criticità che il nostro Gruppo consiliare ha sollevato più volte durante l’ultimo anno”.

Entrando nel dettaglio del progetto, per il Carroccio valdostano, il progetto, “oltre ad avere scarsi vantaggi ambientali, poiché la ferrovia valdostana emette soltanto lo 0,3% dei gas climalteranti dell’intera Valle d’Aosta, i tempi di percorrenza resteranno praticamente inalterati, con un guadagno di tempo dell’ordine di 30 secondi”.

L’alternativa, secondo la Lega, era chiara. “Se si fossero seguiti invece i rilievi da noi posti, come ad esempio il consiglio di puntare sui treni ibridi a batterie che verranno usati già a fine anno proprio sulla nostra tratta, si sarebbero potuti evitare invasivi e costosi interventi sulla linea, con anni di chiusura del servizio e gravissimi disagi alla città di Ivrea”.

“Insomma – conclude la Lega Valle d’Aosta – se qualcuno pensava di salvare i ghiacciai grazie alla linea elettrificata si sbagliava, e di grosso, e non ha capito che soltanto il raddoppio della linea consentirebbe un vero miglioramento dei tempi di percorrenza”.

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