Elezioni politiche 2022: l’analisi delle votazioni tra preferenze e sorprese
Sono trascorse poco meno di ventiquattro ore dalla chiusura dei seggi che durante la giornata di ieri, domenica 25 settembre, hanno aperto le proprie porte a circa 59 mila elettori – poco più del 60% – sui 98 mila valdostani aventi diritto al voto. Nonostante la scarsa affluenza nonché 2.229 schede lasciate bianche e 3.511 schede pervenute invece nulle, il raggiungimento del quorum e le preferenze così espresse hanno visto trionfare Nicoletta Spelgatti per il Senato della Repubblica e Franco Manes per la Camera dei Deputati. Analizzando la situazione di eleggibili ed elettori in Valle d’Aosta, tuttavia, non mancano, accanto a qualche successo localmente inaspettato, sorprese e peculiarità elettorali.
L’en plein di Manes e Vesan nella Grand-Combin
Guardando nello specifico ai dati riguardanti le percentuali delle votazioni nei comuni che compongono l’Unité des Communes Grand-Combin, è semplice rendersi conto come esse sanciscano di fatto la vittoria schiacciante della lista “Vallée d’Aoste” di Manes e Vesan rispetto ai partiti concorrenti.
La media delle schede del sindaco di Doues, che nel suo comune ha ottenuto ben il 79% dei voti per un totale di 248 su 321 elettori, non risulta mai inferiore al 44% raggiunto a Gignod ma è in grado di toccare soglia 71% nel recentemente commissariato Saint-Oyen, restando comunque a oscillare tra il 47% di Roisan e il 65% di Oyace in tutti gli altri paesi.
Meno eclatante, invece, il risultato del collega presidente di “Fondazione Comunitaria”, che dai 25 voti di Oyace – il 28% del totale – rasenta i soli 78 voti a Saint-Oyen – il 61% del totale -, rimanendo fermo a una media del circa 50% del favore ottenuto.
Autonomisti-Centro destra: il testa a testa ad Aosta
Comune natio e residenziale di ambedue Rini e Spelgatti, il capoluogo aostano non ha tuttavia mancato di strizzare l’occhio ad altri candidati rivali sino a uno spettacolare testa a testa che ha visto l’avvocata superata anche se di poco dal rivale Vesan: su 15.828 votanti sono state infatti soltanto 4.746 – poco più del 32% degli elettori – le preferenze accordate alla capofila della lista nazionale “Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi Moderati”, contro le 5.004 – poco più del 34% degli elettori – del contendente della lista “Vallée d’Aoste”. Sottostimate anche le previsioni per la collega di partito, che nel capoluogo ha guadagnato 16.016 schede – poco meno del 30% – essendo così sorpassata dall’agguerrito Manes con le sue 20.763 schede.
La situazione aostana
Per ciò che concerne i partiti eletti alla Camera dei Deputati, seguono a ruota, dopo il primo posto di Manes e il secondo posto di Rini, Girardini con il 16,62% delle votazioni e Guichardaz con l’11,14% delle votazioni; meno sentite invece le forze di “Italia Sovrana e Popolare” di Loredana Augusta Ronc con un punteggio del 4,68%, “Unione Popolare” di Loredana De Rosa con un punteggio del 3,16% e “PCI” con un punteggio dell’1,98%.
Differente, però, il discorso per il Senato della Repubblica, dove, immediatamente dopo la medaglia d’oro di Spelgatti e la medaglia d’argento di Vesan, con un evidente distacco è salito sul gradino più basso del podio Rollandin con circa il 12% del favore aostano; chiudono la classifica, alfine, Bichini con 491 voti, Lucat con 423 voti, Leray con 331 voti e Bargan con 268 voti.
Sorprese elettorali
A destare maggiore stupore tra i valdostani al termine di queste elezioni politiche 2022 è forse la sconfitta di Rollandin nella sua normalmente fedelissima nonché natia Brusson, dove, su di un totale di 460 votanti, egli ha registrato soltanto 112 schede – poco più del 26% – restando alle spalle di Spelgatti con 142 schede e Vesan con 124 schede.
Amara sorpresa anche per Rini, che, oltre alla delusione aostana, nella sua natia Villeneuve ha guadagnato soltanto il 33% delle preferenze contro il 38% attribuito a Manes; non dissimile nemmeno la già citata situazione di Girardini, che nel capoluogo ha portato a casa soltanto 2.439 votazioni contro le 5.291 della lista “Vallée d’Aoste” e le 3.869 della lista nazionale “Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi Moderati”.
Nemmeno Pulz ha saputo convincere i cittadini di Valpelline, che le hanno regalato soltanto 73 schede su 297 votanti totali, preferendole invece Vesan con 94 schede e riservando qualche favore anche a Spelgatti con 60 schede; similari, ancora, i risultati conseguiti da Guichardaz a Gressan, dove sul totale dei 1.691 residenti aventi diritto al voto ella ha ottenuto soltanto 247 voti, restando così in coda a Manes con i suoi 484 voti, a Rini con i suoi 400 voti e a Girardini con i suoi 314 voti.
Un comune fedele
Tra i partiti che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze ai seggi, particolarmente devota al loro concittadino Vesan si è dimostrata soltanto la popolazione dei 460 elettori di Chambave, dove le idee dell’autonomista hanno conquistato più della metà dei residenti, lasciandosi dietro un discreto 28% per Spelgatti nonché cifre al di sotto del 10% per gli altri partiti in gara.