Fase 2, il Centrodestra critica i ritardi: “Servono protocolli per la riapertura delle attività”
“Il Presidente della Regione facente funzioni, a inizio settimana, ha annunciato la riapertura di tutte le attività sul territorio a partire dal 18 maggio, ma a tre giorni da tale data, ancora nessuno è stato messo nelle condizioni di conoscere anche soltanto sommariamente gli interventi che dovrà affrontare per poter riaprire. La Valle d’Aosta, anche questa volta, è in ritardo, nonostante in merito sia stata nominata un’apposita task force. Eppure, sarebbe bastato copiare quello che hanno fatto altre Regioni, come l’Emilia-Romagna, peraltro a statuto ordinario, senza per forza scomodare la Provincia Autonoma di Bolzano, che sulla ripresa anticipata delle attività ha addirittura adottato una specifica legge provinciale, a dimostrazione di come stesse lavorando già da settimane alla predisposizione di piani e protocolli dettagliati“.
A scriverlo sono i coordinamenti regionali di Forza Italia e Fratelli d’Italia e il gruppo del Front Valdôtain, che commentano l’applicazione della cosiddetta “Fase 2” sul territorio valdostano.
“In data odierna – aggiungono –, inoltre, è stata resa nota la cifra oggetto di stanziamento per il terzo intervento regionale anticrisi per famiglie, imprese e lavoratori, che dovrebbe aggirarsi sui 150 milioni di euro. Fondi insufficienti a dare un reale respiro al tessuto economico-sociale valdostano, anche perché chissà quando queste risorse potranno andare a finire sui conti correnti dei beneficiari. Dal momento che appare evidente come la categoria più colpita e meno tutelata in questo momento sia quella dei lavoratori autonomi e delle partite Iva, ci uniamo al grido di aiuto di commercianti, artigiani, ristoratori e operatori economici del comparto turistico: servono certezze, serve coraggio e serve preparazione”.
“Ormai è tardi per mettere in campo piani efficaci e soprattutto tempestivi a soccorso delle imprese locali – si legge ancora nella nota –. Tuttavia, per cercare di garantire la sopravvivenza dell’intero tessuto imprenditoriale valdostano, ora si prenda almeno spunto da quanto fatto dalle altre Regioni italiane e si predispongano subito, dato che siamo già in ritardo, protocolli contenenti linee guida sensate, chiare e attuabili utili alla riapertura immediata di ristoranti, bar, negozi e strutture ricettive, visto che quelle nazionali dell’Inail renderebbero difficile, se non impossibile, la riapertura di numerosi esercizi in Valle d’Aosta”.
Poi la proposta: “In un simile contesto, i coordinamenti regionali di Forza Italia e Fratelli d’Italia e il gruppo del Front Valdôtain propongono anche, tra le diverse misure, l’erogazione urgente di un contributo a fondo perso pari a 3.000 euro a tutte le partite Iva valdostane con un volume d’affari non superiore a 4 milioni di euro, richiedibile attraverso una procedura semplificata”.