Federalismo fiscale: l’unione, quella della regioni a statuto speciale, fa la forza.
25 Novembre 2008
Federalismo fiscale e riforma federale dello Stato, questo il fulcro del dibattito organizzato da Regione e Università svoltosi nel pomeriggio di lunedì 24 novembre, nel salone di piazza Deffeyes. La tavola rotonda è stata introdotta dal Alberto Cerise, presidente del Consiglio regionale. Si sono poi alternati gli interventi di illustri ospiti come l’ex presidente della Camera, Luciano Violante, di Franco Bassanini e dei professori Piero Giarda e Giorgio Lombardi.
“Si tratta di un tema – ha dichiarato Alberto Cerise – da sempre caro alla Valle d’Aosta e ora che ci troviamo davanti alla proposta di legge Calderoli credo sia utile e auspicapile aprire un dibattito e una riflessione”.
Il tema del federalismo fiscale non è caro soprattutto alla Lega Nord, che ne ha fatto un suo vero e proprio cavallo di battaglia. Luciano Violante ha però evidenziato alcuni rischi: “Non sono contrario al federalismo fiscale – ha spiegato il noto politico italiano – ma un serio federalismo fiscale deve essere accompagnato da altre modifiche, come la creazione di un senato federale e altro, altrimenti si corre il rischio di creare un spaccatura all’interno del paese”.
La Valle è particolarmente interessata alla legge in materia di federalismo fiscale. La paura, infatti, è quella di una penalizzazione per le regioni a Statuto speciale. A tal proposito Violante ha invitato i politici e i governanti valdostani a “unirsi e confrontarsi alle altre regioni autonome, così da poter presentare una proposta univoca. Penso in particolare a una regione simile alla vostra, quale il Trentino, altrimenti rischiate di perdere una grande occasione”.
“Le riforme lasciate a metà non hanno mai effetti positivi”, queste le parole dell’ex ministro Franco Bassanini che ha poi detto di considerare quello del federalismo fiscale come uno dei passaggi fondamentali per l’indispensabile riforma dello stato, “indispensabile – ha precisato Bassanini – anche per far fronte alla grave crisi economica che ci ha colpiti”.
Un altro elemento sarebbe fondamentale secondo Violante: “deve instaurarsi un senso di solidarietà, se ciascuna regione difendesse solo i propri interessi vi sarebbero ripercussioni negative per tutti”.
“Si tratta di un tema – ha dichiarato Alberto Cerise – da sempre caro alla Valle d’Aosta e ora che ci troviamo davanti alla proposta di legge Calderoli credo sia utile e auspicapile aprire un dibattito e una riflessione”.
Il tema del federalismo fiscale non è caro soprattutto alla Lega Nord, che ne ha fatto un suo vero e proprio cavallo di battaglia. Luciano Violante ha però evidenziato alcuni rischi: “Non sono contrario al federalismo fiscale – ha spiegato il noto politico italiano – ma un serio federalismo fiscale deve essere accompagnato da altre modifiche, come la creazione di un senato federale e altro, altrimenti si corre il rischio di creare un spaccatura all’interno del paese”.
La Valle è particolarmente interessata alla legge in materia di federalismo fiscale. La paura, infatti, è quella di una penalizzazione per le regioni a Statuto speciale. A tal proposito Violante ha invitato i politici e i governanti valdostani a “unirsi e confrontarsi alle altre regioni autonome, così da poter presentare una proposta univoca. Penso in particolare a una regione simile alla vostra, quale il Trentino, altrimenti rischiate di perdere una grande occasione”.
“Le riforme lasciate a metà non hanno mai effetti positivi”, queste le parole dell’ex ministro Franco Bassanini che ha poi detto di considerare quello del federalismo fiscale come uno dei passaggi fondamentali per l’indispensabile riforma dello stato, “indispensabile – ha precisato Bassanini – anche per far fronte alla grave crisi economica che ci ha colpiti”.
Un altro elemento sarebbe fondamentale secondo Violante: “deve instaurarsi un senso di solidarietà, se ciascuna regione difendesse solo i propri interessi vi sarebbero ripercussioni negative per tutti”.