Flavio Peinetti entra in Consiglio regionale in sostituzione di Rollandin
Fuori Augusto Rollandin, dentro Flavio Peinetti. La legge “Severino” torna protagonista in Consiglio regionale. L’ex presidente della Regione, condannato in primo grado a 4 anni e 6 mesi per corruzione, è costretto ad abbandonare l’Assemblea regionale. Al suo posto entra il primario del Dipartimento delle chirurgie Peinetti – dovrà mettersi in aspettativa obbligatoria – primo escluso fra le fila dell’Uv con le sue 822 preferenze.
Sulla convalida di Peinetti la Lega ha sollevato dubbi sull’ineleggibilità del medico annunciando, quindi, la propria astensione. Allo stesso modo si sono espressi Mouv’, il M5S e Adu mentre Rete Civica ha votato con la maggioranza, consentendo la sostituzione.
In aula la discussione si è presto spostata non tanto sulla convalida dell’unionista, quanto sull’uscita dell’”ex imperatore”. A suonare il de profundis sulla carriera politica di Augusto Rollandin è stato il capogruppo del M5S Luciano Mossa, che ha ricordato in aula i problemi giudiziari dell’ex presidente.
“Con questo curriculum giudiziario di tutto rispetto chi l’ha votato si deve assumer le proprie responsabilità, così come l’Uv che l’ha candidato e la maggioranza che, anche con l’ultima condanna, non ha preso le distanze”.
Parole che hanno fatto infuriare il Mouvement e buona parte della maggioranza. “Si vergogni” ha sbottato il vice capogruppo Luca Bianchi “Lasci che il collega Rollandin si possa difendere nelle sedi opportune”. Ancora più dure le parole di Emily Rini che ha definito le dichiarazioni di Mossa “un’operazione di sciacallaggio politico. Non brillate al governo, ma neppure in opposizione”. A difendere il collega grillino, Luigi Vesan: “Il giudizio su quanto brillano le nostre stelle verrà dato dagli elettori. Noi chiediamo una visione etica della politica, nel nostro caso le distanze da chi è stato arrestato per corruzione sono state prese fin da subito”
Quella di Peinetti è la seconda sostituzione per la “Severino” intervenuta in questa legislatura. Il 6 marzo scorso, sempre fra i banchi dell’Uv, aveva fatto il suo ingresso Giovanni Barocco al posto di Marco Sorbara, in carcere dal 23 gennaio scorso nell’ambito dell’operazione Geenna. Con questa nuova sostituzione arrivano a 37 gli eletti “stipendiati” dal Consiglio regionale, due dei quali Marco Sorbara e Augusto Rollandin a indennità dimezzata.