Follien risponde alle accuse di Alp sul deposito in Piazza Plouves

10 Luglio 2010

"La problematica sollevata nella Sua lettera dello scorso 1 luglio presuppone un ragionamento più ampio sugli adempimenti cui un'Amministrazione comunale è tenuta nei casi di aggiudicazione di opere pubbliche". Comincia così la lunga risposta dell'Assessore comunale di Aosta al Territorio, Albert Follien alla denuncia, fatta attraverso un video su Youtube,  da Alp – Associazione libero pensiero, contro il materiale lapideo depositato in Piazza Plouves.

"Le normative in materia – spiega Follien – pongono a carico del Comune l'individuazione di "aree di cantiere" da assegnare all'impresa aggiudicataria, da utilizzare come deposito per attrezzature, mezzi e quant'altro necessario all'intervento da attuare. Queste aree vanno individuate su suolo pubblico e vengono opportunamente delimitate e chiuse ai non addetti ai lavori. Nel caso del cantiere che avrebbe interessato via Sant'Anselmo, ben prima dell'arrivo dei materiali di pavimentazione (elemento che non costituisce, pertanto, il nocciolo della questione), tali superfici di supporto sono state previste in piazza Plouves e in piazza Arco d'Augusto, ovvero a ovest e ad est della zona dei lavori. In questo modo, infatti, l'impresa aggiudicataria, con qualsiasi tipo di viabilità, non avrebbe incontrato difficoltà nel raggiungere i luoghi in cui è chiamata ad intervenire. Il fatto che l'individuazione delle aree di cantiere costituisca adempimento di legge, da parte del Comune, rende evidente la finalità pubblica di questa procedura e fa quindi venir meno l'ipotesi di "sperpero del denaro pubblico", a causa di "mancato introito nelle casse dell'Azienda Pubblici servizi gestrice del parcheggio" di piazza Plouves".

"Peraltro – continua Follien –  l'ipotesi dell'eventuale danno formulata nella Sua lettera va considerata quale puramente astratta. Non è verosimile moltiplicare il costo orario della sosta per il numero complessivo di ore di soppressione dei posti, poiché ciò non tiene conto del fatto che l'utilizzo del parcheggio da parte degli automobilisti non è omogeneo durante il giorno e, di conseguenza, non vi è la certezza di un'occupazione costante di quegli stalli. Nella fattispecie, per quanto attiene a piazza Plouves, i dati in possesso dell'Azienda Pubblici Servizi riferiscono di una percentuale di utilizzo dei posti tra il 50 e il 60% nelle ore di sosta a pagamento.

A queste considerazioni, tengo ad aggiungere il fatto che, proprio quale segnale di attenzione nei confronti dei commercianti del centro e nella massima considerazione del momento economico non semplice, l'Amministrazione consente il transito, nell'area di cantiere situata in piazza Plouves, dei mezzi che svolgono attività di approvvigionamento dei pubblici esercizi di via Sant'Anselmo, così da evitare loro arzigogolati itinerari per raggiungere i luoghi di "carico/scarico" delle merci.

Concludendo, ritengo che il Comune abbia preso in considerazione tutti gli aspetti di una questione, peraltro non semplice, legata comunque alla realizzazione di un'opera che si pone quale fine la riqualificazione di una via significativa del centro storico di Aosta, a beneficio di residenti, commercianti e visitatori. Sono momenti in cui immancabilmente si verificano dei disagi, è innegabile, ma è quantomeno singolare che essi, da parte di chi è impegnato nella promozione di un "libero pensiero", vengano visti in un mancato introito da sosta a pagamento".

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