Gestione integrata dei rifiuti: la Regione sigla il contratto nato dal referendum del 2012

03 Luglio 2019

A poco più di sei anni e mezzo di distanza dal referendum del 2012 la Regione ha sottoscritto ieri – martedì 2 luglio – il contratto con l’Associazione temporanea di imprese affidataria della Concessione di servizi per la gestione integrata dei rifiuti urbani.

I temi sul tavolo dell’accordo per la gestione regionale dei rifiuti sono la riorganizzazione del centro di Brissogne, la realizzazione dei nuovi impianti per il sistema integrato, il recupero delle frazioni valorizzabili e lo smaltimento dei residuali.

“La sottoscrizione del contratto – spiega in un comunicato l’Assessore all’Ambiente Albert Chatrian – rappresenta un momento fondamentale nell’attuazione delle politiche di gestione dei rifiuti per la Regione. Con l’esecuzione del contratto, infatti, inizierà, a partire dal prossimo gennaio, la realizzazione degli impianti costituenti il sistema integrato di trattamento dei rifiuti urbani e speciali assimilabili, finalizzato al successivo recupero di tutte le frazioni valorizzabili e allo smaltimento finale di quelle residuali, conferite presso il Centro regionale di Brissogne. Saranno, quindi, avviate tutte le attività volte a dare concretezza alle azioni previste nel Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato nel 2015, oltreché al Programma regionale di prevenzione dei rifiuti, allegato al Pano medesimo”.

La concessione di servizi ha validità di 17 anni, prosegue la nota, i primi due dei quali serviranno alla realizzazione del sistema integrato di impianti e alla riorganizzazione completa del Centro di Brissogne.

Non solo: “Oggi – spiega ancora Chatrian – è stata completata la predisposizione dell’atto di Autorizzazione integrata ambientale che sarà numerato e reso, quindi, efficace nei prossimi giorni. Atto che consentirà di avviare la progettazione esecutiva degli impianti, che deve essere completata entro tre mesi, e anticipare alcune fasi operative preliminari alla costruzione dei capannoni e degli impianti”.

Sottoscrizione del contratto e rilascio dell’Aia che, stando a Chatrian, “costituiscono un punto fermo essenziale per far sì che la Valle d’Aosta risulti sempre più all’avanguardia nella gestione dei rifiuti urbani, nel pieno rispetto delle disposizioni comunitarie.

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