Gli asili nido sbarcano in Consiglio. Centoz: “Non si può continuare a scaricare la colpa sul Comune
La “questione” asili nido sbarca in Consiglio comunale ad Aosta. A chiedere conto dello scambio – non propriamente benevolo – tra l’Amministrazione del Capoluogo e la Regione è un Question time del Capogruppo della Lega Étienne Andrione, che dopo un po’ di cronistoria taglia corto e chiede: “Ha senso accusare la Regione per le colpe del Comune? E come si risponde per tenere aperte Farfalla e Ape Luna?”.
A rispondere è il Sindaco Fulvio Centoz: “Le tre strutture comunali vanno a scadenza nel 2018, e abbiamo deciso di finanziare anche per quest’anno la garderie ‘ApeLuna’ per fare un appalto unico. Tutto ciò era ben chiaro lo scorso anno, e abbiamo comunicato alla Cuc che avremmo aperto l’appalto a giugno per avere il gestore entro fine anno. Poi si è cominciato a parlare di ‘accreditamento’, che è una scelta programmatoria della Regione”.
Poi il Primo cittadino entra nel dettaglio: “Per molto tempo si è parlato di sperimentare sul Comune di Aosta l’accreditamento, e si è parlato di una delibera di giunta regionale che l’avrebbe autorizzato. Stante la volontà di procedere con l’accreditamento, la Cuc ha individuato le tempistiche in 4 mesi. Se immaginiamo di correre parecchio, passare in Commissione, Consiglio e incontri con i Sindacati si potrebbe partire ad ottobre. Ma al 5 di settembre non c’era stato un indirizzo chiaro da parte della Regione”.
Il Comune, per Centoz, non ha responsabilità: “Se la delibera di giunta regionale con gli indirizzi dell’accreditamento fosse stata approvata – conclude – sarebbe stato diverso. Poi esce fuori, caso strano, che serve un passaggio in disegno di legge. Ma in otto mesi la Regione non poteva capire che accreditamento si fa tramite ddl e non delibera? Non si può continuare a scaricare la colpa sul Comune”.
Sull’idea di tentare la via della co-progettazione per la gestione degli asili è invece Carola Carpinello, Altra VdA, a chiedere lumi: “L’accreditamento – le risponde l’Assessore alle Politiche sociali Luca Girasole – è un’attestazione di capacità di operare che la Regione utilizzerà per proporre e realizzare diversi servizi alla persona finanziati con fondi pubblici. La co-progettazione è su un altro piano, permette di offrire una gestione diversa, con soggetti pubblici e privati ed il Comune stesso. Vogliamo vedere se è una strada percorribile, un’ipotesi per evitare proroghe dell’appalto e perché, una volta presentati progetti, soggetti interessati avranno la possibilità di proporre migliorie dell’offerta e coinvolgere anche le altre strutture non comunali”.