Governo regionale, Lavevaz: “Stiamo cercando il giusto riassetto per rilanciare la maggioranza”
“Probabilmente finiremo la legislatura prima di avere un nuovo assessore”. E’ il capogruppo della Lega Vda Andrea Manfrin a riportare in aula la crisi della maggioranza. Diciassette mesi dopo le dimissioni di Chiara Minelli da Assessora all’Ambiente, le deleghe sono ancora in mano al presidente della Regione che, come ricorda Manfrin, a più riprese aveva promesso in aula una pronta individuazione del nuovo assessore. L’ultima il 23 luglio scorso, quando Lavevaz aveva detto che l’obiettivo era di arrivare alla nomina prima della fine della pausa estiva.
Le elezioni politiche hanno spostato nuovamente l’orizzonte, che ora sembra allontanarsi ancora, viste le richieste arrivate al Presidente della Regione da una parte del suo stesso gruppo e da Evolvendo, associazione che in Consiglio regionale esprime il 18esimo consigliere Claudio Restano. Se Lavevaz pensava di chiudere la partita offrendo a quest’ultimo l’Assessorato vacante, le ultime consultazioni hanno invece reso manifeste le aspirazioni di altri consiglieri ad avere una poltrona. Da una semplice sostituzione si delinea, quindi, un ben più complicato rimpasto, dove per aggiungere “un posto in più a tavola”, qualcuno dovrà “stringere” il proprio assessorato. I candidati alla poltrona, oltre a Restano, sono i due unionisti Giulio Grosjacques e Renzo Testolin, mentre a dover cedere alcune deleghe potrebbero essere l’Assessore alle Finanze e Opere pubbliche Carlo Marzi, quello all’Istruzione, Affari europei e Partecipate Luciano Caveri e quello al Turismo e Cultura Jean-Pierre Guichardaz. Ipotesi che oltre ai diretti interessati, vede la contrarietà dei rispettivi movimenti.
Rispondendo alle sollecitazioni del capogruppo della Lega Vda Manfrin, il presidente della Regione ha spiegato questa mattina in Consiglio regionale come “la situazione sia in itinere. Stiamo discutendo insieme ai nostri movimenti su come trovare il giusto riassetto per rilanciare la maggioranza“. Lavevaz ha quindi voluto ricordare come “ad oggi una crisi formale non è mai stata aperta. Abbiamo anche in questa seduta delle iniziative legislative importanti, segno che un governo e una maggioranza ci sono. Spero nelle prossime sedute che la situazione venga definitivamente risolta”.