Governo regionale, prime manovre nel “cortile” della politica valdostana
Come da ragazzini, in cortile le squadre le decidevano i più forti, così in politica la formazione di un nuovo governo non può che passare dai movimenti più votati.
Uv e Lega. I primi, dopo aver già annunciato la volontà di avviare le consultazioni, ieri hanno fatto sapere la composizione della commissione politica. Fuori Augusto Rollandin, costretto al passo indietro dalle divisioni interne che rischiano di deflagrare in una nuova scissione. Il Mouvement lunedì riunirà a Verrès il Conseil Fédéral e successivamente farà partire gli inviti alle altre forze politiche. Il Carroccio è quasi certo che diserterà il tavolo, aprendone invece uno parallelo.
Ieri il movimento – i neo eletti con la new entry di Etienne Andrione – si sono visti per il primo faccia a faccia. I tempi delle consultazioni in casa della Lega non sono ancora definiti. “La base della discussione sarà il nostro programma delle regionali” spiega Nicoletta Spelgatti “vedremo se aggiungere altri punti e quali saranno gli ostacoli”. Al momento gli incontri fra movimenti, ma l’impressione è che si vada più in ordine sparso, restano informali.
C’è già però chi va in giro raccontando che il governo è cosa fatta e sarà composto da Lega, Uvp, Stella Alpina con Mouv. E tanto per bruciare, forse un nome per la Presidenza, mette in giro quello dell’ex Assessore alla Sanità, Antonio Fosson. “Io non ne so niente, non è vero” dice l’interessato.
La capolista del Carroccio nei giorni scorsi si è detta pronta a ricoprire l’incarico, ma la sua dichiarazione non sembra esser stata presa particolarmente in considerazione e non solo da chi rivendica una lunga esperienza nelle stanze dei bottoni. “Anch’io voglio fare l’astronauta” dichiarava oggi il consigliere Roberto Cognetta.
La terza lista per numero di voti è nata dall’unione fra Area Civica, Pour Notre Vallée e Stella Alpina. Quest’ultima ha trascorsi politici con entrambi i movimenti. Con l’Uv ha a lungo governato, prima di abbandonarla il 10 marzo scorso per dar vita alla Giunta Marquis. Con la Lega invece strinsero un accordo alle scorse regionali, senza contare che il deputato di riferimento, Rudi Marguerettaz s’iscrisse al gruppo “Lega Nord e Autonomie” alla Camera.
“In Regione la Lega può dare un apporto importante” dice il riconfermato Antonio Fosson chiedendo anche all’Uv di fare autocritica” al suo interno “. I quattro eletti si sono incontrati questa mattina e hanno deciso di proseguire nel percorso avviato dando vita ad un unico gruppo consiliare. “Lunedì riuniremo i rispettivi organi politici per un documento che presenteremo martedì – spiega ancora Fosson – Vogliamo giocare come possibili mediatori”.
Ça va sans dire che i movimenti autonomisti guardino con attenzione alla Lega, come peraltro hanno fatto con Forza Italia, quando l’inquilino di Palazzo Chigi era Silvio Berlusconi o con il Pd, quando è stata la volta di Renzi. Solo per ricordare gli ultimi.
Se l’Uv al momento è esclusa dai giochi, l’altra Uv, quella progressista, sembra voler esser della partita. Nei giorni scorsi il rappresentate più illustre del Leone dorato, il presidente della Regione Viérin, in un post su Facebook parlava di “voltare pagina” spiegando come il movimento non farà “più accordi senza contenuti di cambiamento ben precisi, che rimane per noi una priorità, che dovranno essere chiari, e che ci faranno dire “no” ad alleanze a tutti i costi, anche nel fronte autonomista”.
“Cambiamento nei metodi” ma anche nelle “persone che hanno impersonato la politica nelle scelte” viene chiesto da Mouv'. Il movimento che ha rieletto Elso Gerandin e i due ex grillini Stefano Ferrero e Roberto Cognetta si prepara ad un congresso straordinario per decidere la linea politica da seguire. “Disposti a parlare con tutti – dice Gerandin – ma fra parlare e condividere ce n’è”.
Alla finestra resta Alpe che lunedì prenderà atto delle dimissioni del presidente Vallet e fisserà la data del proprio congresso. Il Galletto, con il Pd e l'Uvp in passato ha dato vita all'alleanza autonomista, democratica e progressista.
Ma si sa che come nelle partite in cortile a comandare è chi porta il pallone: Roma.