Guerra in Ucraina, oggi in piazza Chanoux il presidio per la pace di Unione Popolare
È ormai un anno che la guerra va avanti, portando con sé decine di città distrutte, migliaia di morti, centinaia di migliaia di profughi, inflazione ai massimi livelli in Europa. Queste sono solo alcune delle problematiche alle quali il mondo si trova a far fronte in questo periodo difficile, ed è proprio per questo che nella giornata di oggi, 24 febbraio, si è svolto un presidio della pace in piazza Chanoux, per sensibilizzare l’opinione pubblica e per chiedere allo Stato italiano di agire in modo effettivo per arrivare al termine di questo conflitto.
A partecipare alla manifestazione una decina di militanti di Unione Popolare che hanno messo in atto un “presidio-itinerante“, partendo dalla piazza e spostandosi per il resto di Aosta, distribuendo volantini al pubblico. Tra i presenti, però, non c’era nessun ucraino, ma non è di certo mancato l’appoggio nei confronti dei rifugiati, ai quali è stato augurato di poter tornare al più presto alla normalità e alla quotidianità.
Francesco Rappazzo, uno dei manifestanti, ha sottolineato la scelleratezza del conflitto, come tutte le guerre, che portano solo a sofferenza e distruzione. Oltre a ciò, ha anche evidenziato il ruolo dell’Italia in questa situazione: “L’Italia, come definiti dall’articolo 11 della nostra Costituzione, non solo deve essere contraria alla guerra, ma deve anche ripudiarla attivamente. E questo significa anche non riconoscere come normale questa maniera di relazionarsi tra le nazioni.”
Questa manifestazione, oggi solo a livello regionale, verrà riproposta domani, 25 febbraio, a livello nazionale a Genova, con un’altra mobilitazione pacifista organizzata dai portuali di Genova.