I nuovi consiglieri pronti (o quasi) a fare il loro ingresso in Consiglio Valle

17 Dicembre 2019

Sono iniziate già ieri le verifiche da parte degli uffici regionali dei requisiti dei quattro nuovi futuri consiglieri. Alessia Favre di Uvp, con 616 preferenze nel maggio 2018, è stata la prima esclusa per i progressisti. Primo presidente del Leone Dorato, Favre, 40 anni, è funzionario in Regione e consigliera di opposizione nel comune di Saint-Pierre. Nel marzo 2018 è stata candidata alla Camera per la coalizione Uv-Uvp-Pd e Epav, ottenendo 14.429 voti.

“La mia intenzione è di accettare la carica – spiega Favre –  anche se io non ho formalmente avuto ancora nessuna comunicazione, se non una chiamata da parte degli uffici per chiedermi alcuni dati. Dopo tanti anni in prima linea ritengo che il consiglio regionale, e non i social, resti la sede corretta per esprimermi”.

Luisa Trione

In casa Stella Alpina non ha ancora preso una decisione Luisa Trione, 49 anni, consigliera comunale di opposizione a Nus, in corsa nel marzo 2018 per il Senato con la coalizione Stella Alpina – Pnv-Area civica. Fino allo scorso novembre, Trione (898 preferenze alle regionali) era presidente della Cooperativa sociale Enaip. Anche il suo segretario di Movimento, nonché assessore al bilancio del Comune di Aosta, Carlo Marzi, 44 anni, non ha sciolto le riserve. “Mi devo confrontare con il mio partito e con Luisa, ma soprattutto ritengo opportuno dire qualsiasi cosa prima di tutto al sindaco, al consiglio e alla mia maggioranza”. La decisione arriverà comunque nelle prossime ore. Questa sera l’Edelweiss riuniva la segreteria politica, mentre domani è in programma un’adunanza del consiglio comunale di Aosta.

Il Segretario di Stella Alpina Carlo Marzi

In casa Uv in tanti danno per certo l’ingresso in piazza Deffeyes di Domenico Avati, 53 anni. Il diretto interessato, raggiunto telefonicamente, dice però di “non aver ancora deciso”.  815 preferenze raccolte nel maggio 2018, Avati fu il terzo escluso dopo Giovanni Barocco e Flavio Peinetti, subentrati rispettivamente a Marco Sorbara e a Augusto Rollandin.

Dipendente della casa da gioco, Avati è finito a processo con l’accusa di corruzione elettorale per presunti illeciti risalenti alla campagna elettorale delle regionali 2018, ed è stato assolto nel luglio 2019 “perché il fatto non sussiste”. Per questa vicenda il suo ingresso in Consiglio Valle potrebbe essere accompagnato dalle polemiche. La surroga, che potrebbe arrivare entro la fine di questa settimana, deve essere votata dagli attuali 31 consiglieri.
Per Avati resta da sciogliere poi il nodo sulla sua collocazione politica nell’aula dell’Assemblea regionale. Voci di corridoio escludono, infatti, la sua adesione al gruppo Uv.

Domenico Avati
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