I Vigili del fuoco valdostani possono tornare statali. Ma i costi sono regionali
L’apertura c’è, i Vigili del fuoco valdostani – che il 12 e 13 febbraio scorsi hanno preso la decisione via referendum interno – possono uscire dall’“ala” regionale e tornare sotto l’egida dello Stato.
Ci sono però delle condizioni.
Anzitutto il trasferimento – che comprende il personale, che dovrà avere tutte le competenze e le funzioni dei colleghi statali e che comprenderà anche i volontari – non dovrà avere oneri aggiuntivi per lo Stato e sarà quindi interamente pagato dalla Regione.
Gli eventuali costi supplementari dovranno quindi trovare le coperture finanziarie.
La discussione è approdata questa mattina nella seconda Commissione consiliare permanente, con il Presidente Pierluigi Marquis che, in una nota sull’esito dell’incontro tecnico avvenuto a Roma lo scorso 9 aprile con il Sottosegretario Candiani: “Da questa riunione è emersa la disponibilità del Dipartimento nazionale dei Vigili del fuoco a considerare l’ipotesi di acquisire nel Corpo nazionale il personale del Corpo regionale, ma si tratta di un percorso condizionato da diverse questioni, tra cui il trasferimento delle competenze, le modifiche al quadro normativo e il profilo operativo del passaggio delle risorse umane e strumentali”.
Marquis ha anche spiegato che prima di procedere ad ulteriori valutazioni si rendono necessari approfondimenti da parte di tutte le strutture regionali coinvolte, tra cui il Dipartimento del Personale, il Dipartimento Legislativo e l’Assessorato delle finanze.