Il nuovo presidente dell’UVP è Alessia Favre. Approvato anche un “codice etico”

26 Gennaio 2013

L’Union Valdôtaine Progressiste è diventata un partito a tutti gli effetti. Questo pomeriggio c’era una lunga coda di auto parcheggiate sulla strada, per assistere all’evento, in programma all’Hôtel Rendez-Vous di Aymavilles, dove alle 17 si è tenuta l’assemblea fondativa. Dopo un breve momento musicale a cura di Philippe Milleret, il primo a prendere la parola è stato il presidente pro tempore, Claudio Brédy, che ha illustrato nel dettaglio il testo del nuovo statuto suddiviso in 16 articoli. Oltre alla dichiarazione sui principi ispiratori e le finalità, la parte più corposa riguarda gli organi, che resteranno in carica 3 anni.

Un nuovo statuto…
Oltre all’Assemblea generale, che rappresenta tutti gli aderenti, spuntano il Conseil des Communautés (espressione del territorio che andrà ad essere definito nei prossimi incontri), il Conseil de direction (composto dal presidente, dai tre vice-presidenti, il tesoriere e 13 membri eletti dall’assemblea generale, oltre agli eletti in Consiglio valle, i parlamentari e un gruppo di rappresentanti delle Commissioni permanenti), il Presidente (che non può candidarsi in Consiglio Valle), i revisori dei conti e il comitato dei garanti.

…e la novità del codice etico
“Molte di queste proposte erano state presentate all’UV – ha spiegato Brédy – ma non sono mai state accolte”. Ma la grande novità illustrata oggi è stata il “codice etico”, che di fatto impegna gli aderenti a “promuovere il rispetto della persona, il dialogo, il confronto, la meritocrazia, con trasparenza, onestà e sobrietà”, e si oppone a “logiche di scambio o clientelari e a pressioni indebite”, dicendo “no a conflitti d’interesse, a candidati con cause pendenti e condanne”. Infine, lo Statuto fissa poi a due legislature consecutive la massima permanenza in Consiglio Valle per gli eletti.

I programmi per il futuro
Sul palco si sono poi alternati diversi protagonisti del primo mese di vita del Movimento per presentare le linee guida in vista del futuro. Da Claudine Brunod, a Rémy Herren ed Elisa Bonin, rappresentanti del gruppo giovani, è arrivato un messaggio chiaro. “Dobbiamo partire dalla scuola – ha spiegato Bonin – dalla formazione e dall’istruzione, affinché il lavoro non diventi mai più merce di scambio, gestita dalla Regione e dal suo Presidente”.

Poi è stata la volta di Alessandro Nogara, ex segretario particolare di Laurent Viérin, che ha esposto i programmi per il futuro in materia di agricoltura, territorio e ambiente, seguito dal sindaco di Hône, Luigi Bertschy, il più applaudito. “In questo momento di crisi credo che non si debbano cercare altri soldi, visto che non ci sono – ha dichiarato – ma piuttosto spendere meglio quelli che abbiamo”. A ruota sono intervenuti poi l’ex Presidente del Celva, Elso Gerandin, che ha rilanciato la sua idea di riforma graduale e condivisa degli enti locali, mentre Fabio Marra, ha concluso il giro con una riflessione sul lavoro. “Se è vero che il mondo è cambiato, deve cambiare anche per l’amministrazione, non solo per le fasce più deboli. Si parla solo di grandi opere (ospedale, aeroporto, università) che hanno catalizzato tutte le risorse: vanno sbloccate e non accentrate su poche imprese".

Alessia Favre è il nuovo Presidente
Dopo l’approvazione dello statuto, i presenti hanno votato il Presidente e gli organi direttivi. L’unica candidatura presentata è stata quella di Alessia Favre, eletta quindi all’unanimità. Trentatré anni di Saint-Pierre, Favre è Istruttore tecnico presso l’Assessorato regionale all’Istruzione e Cultura: è stata iscritta per molti anni alla sezione locale dell’Union Valdôtaine, partito per il quale nel 2008 ha coordinato la campagna elettorale, in occasione delle elezioni regionali.

“Raccolgo la sfida in un momento difficile – ha spiegato – con la volontà di ascoltare le voci di tutti, anche le più timorose o le più audaci. Dobbiamo essere coraggiosi come lo siamo stati per arrivare qui oggi: siamo un gruppo, un movimento, abbiamo un candidato da sostenere e da far vincere. Basta alle code per posti di lavoro, agli incontri clandestini, basta alla politica anni ’80 intrisa di modalità e metodi socialisti. Basta alle decisioni di uno solo”.

Ufficializzato poi anche il nuovo direttivo, composto da tredici persone: Fabrizio Armand, Piergiorgio Barrel, Claudio Brédy, Claudine Brunod, Paola Corti, Riccardo Desaymonet, Elso Gérandin, Alessandro Glarey, Vincent Grosjean, Corrado Jordan, Fabio Marra, Sabina Thoux e Dino Viérin.


Dopo gli applausi e le foto di rito, la parola è passata a Luciano Caveri che ha presentato al pubblico in sala la candidatura alla Camera dei deputati di Laurent Viérin, assieme alla proposta politica da sottoporre agli elettori valdostani.

 

Exit mobile version