Il PD boccia l’adesione di Ferraris: polemiche da Caracciolo e Fiou
Francesco Caracciolo, infatti, attuale presidente dell'Agenzia regionale per l'edilizia residenziale e uno dei dirigenti storici del Partito ritiene tale atto "brutale ed arrogante che rafforza la mia decisione di non iscrivermi ad un partito in cui, a livello locale non mi riconosco, poiché ha completamente stravolto gli obiettivi e le linee guida del progetto nazionale". Lo si legge in una lettera inviata al segretario regionale del Pd, Raimondo Donzel, e diffusa agli organi di informazione. Caracciolo scrive tra l'altro, rivolgendosi al segretario del PD: "La cosa che più mi addolora è che, per operare in questa direzione, tu abbia contribuito ad avallare e a rafforzare all'interno del nuovo partito un metodo introdotto nella recente storia dei Ds-Gv: la criminalizzazione del dissenso".
La nota del PD, nella quale non vengono precisate le motivazioni dell’esclusione di Piero Ferraris, che insieme a Giulio Fiou, prima della formazione del Pd in Valle d'Aosta ha costituito il gruppo Per il Partito Democratico in Valle d'Aosta del Consiglio Valle, evidenzia inoltre che lo stesso "sarà quindi cancellato dagli elenchi degli iscritti del Circolo di Aosta Centro e lo stesso è stato diffidato dall'attribuirsi, in qualunque sede, l'appellativo di aderente o iscritto al Partito Democratico e dall'utilizzare, a qualunque fine, la denominazione di Gruppo per il Partito Democratico".
Piero Ferraris, alla vigilia dell’arrivo di Walter Veltroni in Valle, ha deciso di non commentare la questione e affiderà ad una nota, che sarà inviata nei prossimi giorni, il proprio pensiero riguardo a questa vicenda.
Da parte sua Giulio Fiou, sulla questione commenta che "La decisione del Partito democratico proprio in questo momento elettorale, non fa che screditare il partito che vorrebbe essere una forza dell'apertura e del nuovo". "Sono frastornato – ha aggiunto – mi sto chiedendo il motivo di questa alzata di scudi, considerato che sia io che Ferraris avevamo già detto che non ci saremmo ricandidati per le regionali".