Il Pd lancia “Prospettiva Nord ovest”, collaborazione tra gruppi consiliari
“Prospettiva Nord ovest” è il nome dato all’azione condivisa tra i gruppi del Partito Democratico nei Consigli regionali di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia. Un’iniziativa che ha per punto di partenza un incontro tenutosi l’altro ieri, venerdì 2 febbraio, e che si prefigge l’obiettivo di “costruire un’alternativa forte al centrodestra, a cominciare dalle prossime elezioni regionali che si svolgeranno a giugno in Piemonte”.
La collaborazione si svilupperà – si legge in una nota firmata dai presidenti dei gruppi consiliari di Piemonte, Liguria e Lombardia, Raffaele Gallo, Luca Garibaldi e Pierfrancesco Majorino, e dal segretario regionale del partito in Valle d’Aosta, Luca Tonino – attraverso uno scambio di informazioni, idee, spunti, “prioritariamente su alcuni temi: sanità pubblica, infrastrutture e trasporti, sviluppo economico e transizione ecologica”.
L’attività, fanno sapere i firmatari, si “è già concretizzata con la presentazione delle proposte di legge al Parlamento per vincolare ad una percentuale non inferiore al 7,5% del Pil il finanziamento annuale del sistema sanitario nazionale”. L’intenzione è di andare oltre, perché “la macro-regione del nord-ovest è una realtà interdipendente sotto il profilo infrastrutturale all’interno della quale porti, rete ferroviaria e terminali intermodali di entroterra costituiscono un fattore decisivo di competitività”.
Per questo, dicono i promotori di “Prospettiva Nord ovest”, è “fondamentale portare a compimento le grandi opere: la Torino-Lione, il Terzo Valico, la soluzione dei problemi del Tunnel del Monte Bianco, il Tunnel di Tenda, l’Alta Velocità Torino-Genova, il Retroporto di Alessandria”. Quindi, l’attacco agli avversari per antonomasia: “se lavoro e sviluppo devono essere le grandi priorità politiche occorre una programmazione all’altezza”, proprio “alcuni degli aspetti più carenti delle amministrazioni di centrodestra che non hanno saputo ottimizzare le risorse e le opportunità legate al PNNR”.
Tra i punti nell’agenda dei gruppi dem, “ridurre le emissioni di CO2, puntare alla neutralità delle emissioni entro il 2050, salvare e tutelare la biodiversità e contrastare la povertà e le diseguaglianze”. Elementi che “devono essere obiettivi comuni a tutti i Paesi europei” e, per raggiungerli, “è fondamentale smettere di vedere l’ecologismo come una questione di élite e puntare a prevedere misure strutturate per essere leve di contrasto alle diseguaglianze”.