Il “question time” entra in Consiglio regionale. Dibattito più veloce

28 Luglio 2009

La promessa è di rendere più snello il dibattito politico in Consiglio regionale. Con l’introduzione del “question time” si dovrebbero ridurre i tempi delle discussioni e si potranno affrontare con rapidità i temi in cima all’agenda politica. “Questa procedura introduce una possibilità di dialogo diretto tra l’assemblea e il Governo regionale” dice il presidente del Consiglio Valle Alberto Cerise.

Il question time consiste in una sola domanda, semplice, concisa e senza commenti, su un argomento di rilevanza generale, connotato da urgenza o particolare attualità politica. Vanno presentate, per iscritto, alla Presidenza del Consiglio, due giorni lavorativi prima dell'inizio dell'adunanza. Ciascun gruppo consiliare può presentare una sola domanda per riunione di Consiglio: il presentatore ha due minuti di tempo per illustrarla, l'interrogato risponde per non più di tre minuti, mentre per la replica è previsto un minuto.

La proposta è stata approvata all’unanimità. “La discussione corale in Commissione ha rafforzato l'iniziativa – ha dichiarato il consigliere del Pd, Raimondo Donzel – e noi oggi siamo soddisfatti perché crediamo che possa servire per intervenire più puntualmente sulle tematiche”.

Per Enrico Tibaldi, del PdL, si tratta di uno strumento che svecchia il regolamento consiliare per dare rapidità e tempestività ai lavori dell'Assemblea.

Exit mobile version