Il ribaltone supera la prova dell’aula: Pierluigi Marquis è il nuovo Presidente della Regione
Via la Giunta Rollandin, si insedia quella Marquis. Nel tardo pomeriggio di oggi Uvp, Stella Alpina, M5S, Alpe, PnV, Sinistra Vda e Mouv sono riusciti, dopo l’abbassamento del quorum, per permettere la sostituzione dei consiglieri sospesi per la Severino, ad approvare la mozione di sfiducia costruttiva contro Rollandin. Diciotto i voti raccolti dalla mozione sui 20 disponibili.
Salgono, quindi, sugli scranni del Governo: Albert Chatrian alle finanze, Luigi Bertschy alla Sanità, Stefano Borrello alle Opere pubbliche, Chantal Certan al'Istruzione e cultura, Claudio Restano al Turismo e Trasporti, Fabrizio Roscio all'ambiente e attività produttive. Si sposta di sedia invece Laurent Viérin che prende l’Agricoltura.
“Una sfida di responsabilità” definisce la fase politica che si apre oggi il neo Presidente Pierluigi Marquis, 52 anni architetto di Saint-Vincent. “E’ una proposta che nasce da questioni di carattere straordinario e per superare uno stallo grave, con un compito preciso e delimitato. Dobbiamo restituire condizioni minime di stabilità all’economia valdostana e alla società, per restituire parola agli elettori in condizioni di sufficiente serenità”.
Ripercorrendo gli ultimi mesi il neo Presidente cita come “momento di novità” l’approvazione del bilancio regionale che ha segnato l’uscita dall’Uv di Restano e Fosson. “Il tavolo della verifica era necessario, alcuni non si sono presentati all’appuntamento. E’ stato probabilmente il passaggio più grave. Essersi sottratti al confronto ha indebolito e poi definitivamente stremato il consiglio regionale”.
Ribadisce la validità “politica e la legittimità amministrativa” della mozione Luigi Berstchy, capogruppo di Uvp. “Da sempre diciamo che il potere non può essere per far qualcosa contro qualcuno ma per fare qualcosa in favore di tutti, in particolare dei più deboli. Abbiamo trovato le idee e le possibilità per provare a garantire una governabilità in questa emergenza e per portare avanti un progetto”.
Nessun “ribaltone” scandisce la consigliera di Alpe, Patrizia Morelli “perché se fosse, sarebbe stato il più lento della storia”. Morelli si è poi profusa nella difesa della scelta di schierare alle Finanze Albert Chatrian, condannato in appello per finanziamento illecito ai partiti. “La Corte di Appello di Torino non contesta a Chatrian alcun rimborso personale ma unicamente una condivisione di principio delle spese sostenute dal gruppo”.
Spiega il suo voto il grillino Roberto Cognetta: “Io sono entrato qui contro Rollandin. Questa legge della mozione di sfiducia costruttiva è stata fatta per mettere in difficoltà chi, come me, ha una precisa posizione politica e non sarà mai di supporto a nessuna giunta, salvo che sia fatta interamente dal M5S”. Cognetta svela poi: “MI interessa poco che qualcuno richiami i vertici nazionali per indicare come devo votare, qui ci sono io, voto io, e sono disposto a sopportare tutte le conseguenze della mia scelta”.
Paolo Contoz contro il ribaltone, Carlo Norbiato si astiene
"La gente vuole andare alle urne" esordisce il neo consigliere Paolo Contoz, seduto accanto al neo presidente Marquis, annunciando di non voler appoggiare la mozione di sfiducia nonostante le offerte ricevute. "Qui sono tutti uniti disperatamente" guardando alla composizione della nuova Giunta. "Rollandin poteva portare ancora la Valle d'Aosta fuori dal marasma".
Sceglie l'astensione invece Carlo Norbiato (seduto vicino a Fosson e Restano) che assieme a Contoz spiega poi di volersi prendere cinque giorni di tempo per comunicare a quale gruppo aderirà.
"Farò in ogni caso tutto il possibile – dice Norbiato – affinché comunque da questo consesso si possano sviluppare politiche che provvedano a risolvere i numerosi problemi della comunità"