Il servizio di cattura dei randagi passa ai Comuni: lanciata la campagna “mi (Fido) di te”
Se la Regione taglia sul controllo del randagismo, ci hanno pensato i Comuni della Valle d’Aosta a firmare una nuova convenzione con la Avapa Onlus, che garantirà 24 ore su 24 la predisposizione di un servizio di cattura, mantenimento e custodia dei cani vaganti. L’accordo tra il Celva e l’associazione valdostana di protezione animali, che gestisce il canile e gattile regionale vicino alla Croix Noire, durerà per un anno, fino al prossimo maggio, costando circa 50 mila euro.
Assieme a questa convenzione il Celva ha voluto lanciare una campagna di sensibilizzazione, avvelendosi a titolo gratuito di due testimonial di prestigio: la discesista Federica Brignone e il campione del mondo in carica di sci di fondo Federico Pellegrino. L’iniziativa costerà circa 3 mila euro e prevede affissioni, visibilità nei supermercati, pubblicità sui giornali locali, diffusione sui social e sui siti istituzionali, oltre che quelli dei due sportivi.
Lo slogan, curato assieme alla grafica e alla fotografia dallo studio Arsenale di Davide Bongiovanni, recita "mi (Fido) di te – Animali d’affezione: un dovere non un diritto". «Come sindaci ci troviamo a dover gestire il fenomeno dei cani vaganti, che ha implicazioni non banali – ha commentato il sindaco di Quart Jean Barocco, presentando questa mattina l’iniziativa del Celva – e questa campagna mira ad educare le persone a comportarsi in maniera giusta con i loro cani».
Alla conferenza stampo di questa mattina ha partecipato anche il neo assessore regionale alla Sanità Laurent Viérin, che ha fornito alcuni dati sul flusso di animali presenti nel canile: «Ogni anno arrivano nella struttura circa 300 cani e un centinaio di gatti, con una popolazione media di 180 animali che non trovano una ricollocazione con l’adozione – ha spiegato – per limitare il fenomeno, che in Valle d’Aosta per fortuna non vede la presenza di branchi di cani sul territorio, è importante lavorare sulla prevenzione».
«Purtroppo occorre frenare il facile entusiasmo nel momento dell’adozione dei cani – ha spiegato Laura Verdura, presidente Avapa – sappiamo che molte persone vanno via arrabbiate per le nostre richieste quando vengono in canile con l’intenzione di portarsi via un animale, ma è necessario perché non accada che poi siano riportati indietro, cosa che gli causerebbe un ulteriore trauma».
Dall’ottobre 2015 è attiva un’altra convenzione tra il Celva, la Regione, l’Usl e i medici veterinari per curare l’anagrafe canina e la microchippatura dei cani, i corsi di formazione obbligatoria per i proprietari di cani dichiarati impegnativi, quelli non obbligatori per la corretta gestione del cane, la formazione sul tema agli addetti di polizia locale e del corpo forestale e la sterilizzazione dei gatti delle colonie feline.
«Il percorso di adozione di un animale va seguito pazientemente – spiega Verdura – e se i futuri proprietari hanno la pazienza di seguire un corso per prendere un patentino è un buon segno che ne avranno abbastanza per gestire l’animale». La presidente Avapa ha infine spiegato come anche la crisi economica stia sempre di più esponendo gli animali al richio di abbandono: «Sono in aumento le persone che non si possono più occupare del loro animale e lo portano in canile – racconta – oppure coppie di conviventi che per motivi economici tornano a casa dai genitori che non vogliono un cane o persone che ce lo lasciano perché costrette ad andare all’estero per lavoro».