La campagna elettorale Uv si infiamma a Pont-Saint-Martin
E’ partita da Pont-Saint-Martin quella che per l’Union Valdôtaine, in modo particolare, sarà una campagna elettorale di fuoco, il banco di prova sulla tenuta del mouvement, dopo l’uscita di quelli che quasi tutti – durante l’intervento – hanno definito “i traditori” ora nell’UVP. “Le ultime due legislature – ha detto il vice presidente Ugo Voyat – dovevano essere storiche, con il raggiungimento della maggioranza assoluta dei seggi. Invece sono state le peggiori, con assessori che criticavano il presidente della regione, consiglieri che criticavano gli assessori e via dicendo. La legislatura peggiore con la manifestazione dei franchi tiratori. Un fenomeno scomparso quando alcuni consiglieri sono usciti dal movimento. Curioso, no?”.
Sul palco dell’auditorium di un palazzetto dello sport stracolmo di persone, sono sfilati i big della politica rossonera e i volti nuovi della politica unionista, spesso traditi dall’emozione. E tra le new entry, anche Marilena Péaquin che di esperienza, anche se imprenditoriale, ne ha da vendere: “Dobbiamo dare il massimo del nostro entusiasmo, come si faceva una volta nell’Union”.
I 35 “leoni” unionisti rappresentano a 360 gradi il territorio valdostano: dall’amministrazione, al mondo dello sport, dal volontariato alle realtà agricole e dell’allevamento. “Siamo stati gli unici a scegliere i nostri candidati con un meccanismo democratico, quello delle primarie. E questo ha avvicinato ancora di più la gente alla politica” ha detto David Follien.
Sullo sfondo, per tutti, c’è la difesa dell’autonomia, del particolarismo e dello Statuto speciale. Ma, ça va sans dire, il vero leit motif da comizio è la frattura con i fuoriusciti. “Quattro fantocci” li definisce Aurelio Marguerettaz. “Fotocopie” per Ego Perron. Ma chi va giù con la mano pesante strappando l’ovazione del pubblico è Augusto Rollandin, davvero capace di toccare le corde giuste per il popolo Uv.
“Appena ci sono state difficoltà – ha detto Rollandin – qualcuno ha pensato bene di andarsene, dicendo che è il nuovo. Noi possiamo dire di essere credibili. I traditori invece non sono credibili. Ci abbiamo messo la faccia, affrontando anche assemblee infuocate. Loro promettono posti in tutte le partecipate, hanno già fatto decine di assessori. Ma vi dico che i grillini in salsa valdostana non andranno da nessuna parte”.