La deputata Tripodi e Rete Civica: “Da consiglieri Uv denigrazioni e volgari maldicenze”
L’idrogeno in Valle d’Aosta non muove i treni, ma la crisi politica. La “lezione” in aula del Presidente della Regione Erik Lavevaz non è piaciuta ad una parte della maggioranza, che avrebbe gradito un intervento politico del “capitano” a favore della proposta di legge e non, come stato, un elenco di dubbi. Ma gli strascichi maggiori della lunga giornata di discussione in Consiglio regionale si ritrovano sui social.
Dalle pagine di Facebook Rete Civica, a distanza di una settimana, risponde agli attacchi dei consiglieri Uv Aurelio Marguerettaz e Giulio Grosjacques destinati in primis a Elisa Tripodi e Chiara Minelli, ree, a loro dire, di essersi intestate il finanziamento nell’ambito del Pnrr dell’elettrificazione della Ivrea-Aosta. Con tanto di “emojis” di pagliacci e vignetta finale che ritrae i due consiglieri come i “Pincopanco” di Alice nel Paese delle Meraviglie, il movimento nel post accusa i due consiglieri autonomisti di aver “utilizzato volgari maldicenze nei confronti della deputata Elisa Tripodi.” Dall’ipotesi di una futura candidatura di Tripodi in un altro collegio fuori Valle, alla sottolineatura del suo passato da barista.
“L’attacco alla parlamentare valdostana è stato uno dei pezzi forti degli interventi unionisti sulla Proposta di legge per l’idrogeno in ferrovia. – scrive Rete Civica nel Post – Ovviamente l’on. Tripodi con l’idrogeno non c’entra proprio nulla, ma si è macchiata di una colpa gravissima che la condanna all’ostracismo di molti autonomisti. La deputata ha infatti collaborato con Chiara Minelli per far sì che l’elettrificazione della Ivrea-Aosta fosse finanziata dal PNRR. Un appoggio importante, che non c’è stato da parte del senatore Lanièce”.
Condividendo il post di Rete Civica anche la deputata Elisa Tripodi risponde agli attacchi ricevuti. “Non ci si dovrebbe mai abituare alle denigrazioni e a commenti che sottendono misoginia e sessismo, bisogna condannarli con forza e decisione, soprattutto se questi sono continui e all’ordine del giorno. Ci sono modi decisamente migliori per giustificare i propri attacchi politici o per far valere le proprie posizioni, uno di questi potrebbe essere la capacità di entrare nel merito delle proposte che vengono discusse”.
Parole che stanno creando non poca tensione, ma per ora nessuna replica ufficiale da parte degli organi del Mouvement. Una risposta sicuramente arriverà in Consiglio regionale, dove le consigliere Chiara Minelli e Erika Guichardaz hanno deciso con due interpellanze di andare a toccare non uno, ma ben due nervi scoperti dell’attuale maggioranza: l’ampliamento dell’Ospedale e Cime Bianche.