Approvato in Consiglio regionale il Documento di economia e finanza
Dopo una giornata e mezza di lavori e 34 ordini del giorno discussi, di cui 15 approvati, il Consiglio regionale licenzia nella serata di oggi, giovedì 1° dicembre, il Documento di economia e finanza. L’atto di programmazione, primo “mattone” della finanziaria regionale, in discussione nella prossima seduta dell’Assemblea regionale, trova il sostegno dei 18 consiglieri di maggioranza (astenuti Lega, Pla e Forza Italia, contrari Pcp).
Troppo presto ancora per vedere gli esiti della trattativa avviata lunedì scorso per l’ingresso di Pour l’Autonomie, anche se i messaggi trasversali non sono mancati.
Come quelli arrivati dal Presidente della Regione Erik Lavevaz che, sollecitato dal vice capogruppo della Lega Vda Stefano Aggravi sulla necessità di avere un collegamento romano, rivendica “l’autonomia di questo Consiglio Valle rispetto alla politica nazionale e il sacrosanto diritto di avere idee e posizioni che non siano per forza appiattite o allineate alla maggioranza di turno a Roma.” O come quello del capogruppo Uv Aurelio Marguerettaz che al contrario invita a “mettere insieme il popolo valdostano: se rappresentiamo a Roma solo la metà del mondo, siamo poco credibili”.
Visioni politiche divergenti anche fra maggioranza e minoranza. Pierluigi Marquis capogruppo di Forza Italia sottolinea come il Defr abbia “necessità di stabilità politica per poter essere affrontato e la situazione attuale ne condiziona pesantemente la realizzazione”. Parole condivise dalla capogruppo di Pcp Erika Guichardaz: “Vista l’assenza di una maggioranza stabile e del tanto annunciato allargamento dei 18, possiamo dire che l’approvazione di questo Defr sarà un mero adempimento formale.” A preoccupare Pour l’Autonomie è il futuro. Marco Carrel chiede un riparto fiscale nuovo, “un nuovo accordo con lo Stato che veda per la Regione certezza di entrate oltre il 2025, altrimenti diventa difficile dare contezza e gambe ai nostri progetti”. Andrea Manfrin, capogruppo della Lega Vda punta i riflettori sul “capitolo sulla sanità, salute e politiche sociali, liquidato in poche righe. Si parla della riorganizzazione della governance di settore con cui, sostanzialmente però, si demanda al soggetto terzo l’erogazione dei servizi.”
Parole rispedite al mittente dal Presidente della Regione, Erik Lavevaz: “Si è data una lettura del Defr che sembra essere la descrizione di una realtà amministrativa e socio-economica parallela: una visione molto soggettiva, distorta ma smentita dai fatti”. E l’Assessore al Bilancio, Carlo Marzi: “Non è affatto un libro dei sogni ma un documento che contiene azioni precise, frutto della programmazione, improntato al miglioramento dell’azione amministrativa.”
15 ordini del giorno approvati
Durante la seduta sono stati approvati 15 ordini del giorno, sei dei quali presentati dalla Lega Vda. Fra questi spicca l’impegno strappato al Governo ad approfondire il funzionamento del modello utilizzato in Provincia di Lecco “adozione lavorativa a distanza” per incrementare le politiche e gli strumenti a favore dell’inclusione lavorativa delle persone disabili, l’eventuale applicazione del Fattore Famiglia e il tema della realizzazione di un tunnel tra La Thuile e i Comuni francesi di Séez e Bourg-Saint-Maurice ad uso turistico.
Anche Forza Italia Vda si è vista approvare sei ordini del giorno. Fra questi il gruppo strappa l’impegno al governo regionale a predisporre quanto prima e, possibilmente, entro il 30 marzo 2023 di un provvedimento legislativo utile all’istituzione di un comparto soccorso e sicurezza della Regione, così come da intendimenti condivisi nell’incontro del 20 aprile 2022. Unanimità anche sull’ordine del giorno del gruppo che impegna il Governo a domandare, nella sua autonomia, all’Università della Valle d’Aosta di definire – se richiesto – apposite iniziative di sostegno a studenti caregiver. Due le iniziative approvato di Pour l’Autonomie, una che impegna il governo a presentare alla Commissione consiliare competente, entro il primo trimestre del 2023, il progetto dell’elisoccorso notturno, l’altro impegna il Governo a presentare alla Commissione consiliare competente lo studio e la strategia che si intende porre in essere in merito alle Società impianti a fune entro il primo trimestre del 2023.
I principali contenuti del Documento di economia e finanza
Studiare nuove forme di governance e compagine societaria per Casinò de la Vallée. La volontà del Governo regionale, già emersa durante le discussioni in Consiglio regionale, è messa nero su bianco nel Defr 2022-2023. Il documento di programmazione declina in particolare in 36 obiettivi strategici le priorità su cui concentrare l’attività di tutta l’Amministrazione.
“L’obiettivo proposto prevede uno studio finalizzato ad individuare in un’ottica di efficienza dell’azione e organizzazione amministrativa della regione, la governance della società – si legge nel documento – successivamente alla chiusura della procedura di concordato, prevista per il 31 dicembre 2024, tenendo conto dei vincoli pubblicistici derivanti dal disciplinare che regolamenta il rapporto società e regione approvato dal Consiglio regionale”.
Lo studio verrà realizzato attraverso il conferimento di un apposito incarico di consulenza. Le risorse che si prevede di allocare per portare a termine l’obiettivo ammontano a 139mila euro.
Un altro studio interesserà la modernizzazione dei tunnel del Monte Bianco e del Gran San Bernardo. In questo caso la Regione prevede di attivare un “tavolo di confronto con le società partecipate autostradali, in un’ottica di efficienza dell’azione e organizzazione amministrativa della regione” finalizzato anche a “ripensare alle strategie di gestione del sistema autostradale e alle ricadute sui fruitori dei servizi commessi”.
Per le grandi stazioni sciistiche l’obiettivo rimanere, una volta conclusi gli approfondimenti avviati da Finaosta, di arrivare ad una gestione unitaria, per “rendere più forte e sinergica la pianificazione commerciale verso i mercati nazionali e internazionali, creare economie di scala e nuovi approcci più efficienti e flessibili”.
Le risorse destinate al settore ammontano a “circa 10-20 milioni di euro annui per le attività di mantenimento dei livelli dell’offerta” a cui vanno aggiunti i soldi “per le iniziative strategiche, variabili di anno in anno”.
L’obiettivo dato dal Governo regionale “come risposta al cambiamento climatico” è di valutare la possibilità di “spostamento a quote più elevate delle aree sciabili, anche mediante collegamenti fra comprensori, nonché della realizzazione di bacini idrici e del potenziamento degli impianti di produzione di neve artificiale”.
L’invito alle società è poi di tenere gli occhi puntati sui costi di gestione, interfacciandosi con Finaosta, “per valutare, monitorare e gestire gli eventuali scompensi che dovessero verificarsi”. Timori emergono, infatti, sugli effetti “delle politiche di prezzo adottate”.
Per la scuola l’obiettivo, per far fronte alla dispersione scolastica e alla luce del calo demografico, è di rivedere il piano di dimensionamento della rete scolastica, nonché il rapporto docente/allievi per ridurre il numero di bambini/ragazzi per classe. L’eventuale riorganizzazione coinvolgerà in particolare la scuola dell’infanzia e del primo ciclo.
Sull’università, oltre all’eventuale aggiornamento e adeguamento dell’offerta formativa, viene confermata la volontà di procedere con il secondo lotto del nuovo polo universitario che prevede la ristrutturazione delle palazzine Beltricco e Giordana e il completamento interrato sotto l’ex piazza d’Armi.
Allo stesso modo viene confermata la realizzazione della ciclovia Baltea di fondovalle da Courmayeur a Pont−Saint−Martin, collegata con la rete ciclabile nazionale e l’avvio dei lavori di ampliamento a est dell’Ospedale.
Saranno poi portati a termine o avviati i lavori presso siti archeologici e castelli. Tra questi i più significativi riguardano: la valorizzazione del Castello Sarriod de la Tour con un nuovo percorso di visita maggiormente incentrato sui rapporti tra castello e territorio e sul Medioevo del Quattrocento; la conclusione del restauro del Castello di Quart; il restauro delle balconate lignee del castello di Fénis; delle decorazioni murali e del soffitto della hall (scalone) di Castel Savoia a Gressoney Saint−Jean; della Fontana del Melograno all’interno del cortile del castello di Issogne; la progettazione e la realizzazione di un parcheggio interrato a servizio del Castello di Aymavilles e la progettazione per la valorizzazione della ex−Chiesa del Monastero della Visitazione presso Piazza Roncas ad Aosta, “con l’intento di creare uno spazio aperto alla cittadinanza gestito da entità esterna all’Amministrazione regionale ottimizzando pertanto le risorse e gli spazi a disposizione”.
In attesa della riforma fiscale avviata dal governo nazionale, la giunta regionale vuole poi andare a stabilizzare l’esenzione dell’addizionale Irpef nel primo scaglione di reddito 0 – 15mila euro già prevista per tutto il 2022.
E a proposito di Irpef, nel Defr si legge come, l’analisi dell’andamento del gettito per i primi 8 mesi del 2022 “non evidenzia il previsto calo di gettito per la parte che proviene dai versamenti effettuati dai soggetti residenti nel territorio e mostra una costanza del gettito derivante dalle pensioni”.
Cresce invece il gettito Iva, “molto più alto rispetto all’anno precedente, ma anche di molto superiore alla media del quinquennio considerato”. In particolare i dati del gettito Iva del bilancio dello Stato nei primi 7 mesi del 2022, “anno il cui gettito costituirà la base di calcolo per la spettanza della Regione nel 2023, evidenzia un incremento “a due cifre”, anche per effetto della anomala crescita dei costi dell’energia e delle materie prime”.