La lista “Vallée d’Aoste” non brilla e si ferma al 37% circa dei consensi
La lista "Vallée d'Aoste" sostenuta da UV, Fédération Autonomiste e Stella Alpina, che candidava al Parlamento europeo, Aurelio Marguerettaz, non sfonda e si assesta su una percentuale intorno al 37,1% dei consensi dei valdostani che hanno deciso di andare a votare. Numeri che non consentono all'Assessore al Turismo di sperare in un posto a Bruxelles.
Può dirsi soddisfatto invece il Galletto, nella nuova veste orfana del Pd: numericamente parlando è la seconda forza valdostana con oltre il 18,5% di consensi e una probabilità ancora aperta di vedere Roberto Louvin, capolista di Comunità alpine, sedere nel prossimo Parlamento europeo. Il tutto dipenderà dalle preferenze raccolte nella circoscrizione dalla Lista di Antonio Di Pietro a cui il Galletto si è apparentato.
Si respira grande delusione nelle fila del Popolo della Libertà che raccoglie un 14,5% circa facendo registrare un netto calo rispetto al 16,9% di Forza italia e al 5,1% di Alleanza nazionale delle europee 2004. Va detto che alcuni sostenitori del partito berlusconiano potrebbero aver votato, in Valle, la lista Vallée d'Aoste apparentata al PDL.
Il Partito Democratico che puntava sul candidato valdostano Raimondo Donzel, tiene bene superando quota 12,8%.
Non male, anche se più in sordina, le prestazioni di Lega Nord con la candidata Giuseppina Foderà e della lista Di Pietro che vede tra i suoi candidati Lorella Vezza, rispettivamente al 4,3% e al 4,1%.
Non raggiungono la soglia di sbarramento Rifondazione Comunista/Comunisti Italiani, che candida per la Valle d'Aosta Sandro Bortot, ferma al 2,2% circa. Sotto il 2% l'Udc di Casini (1,9%) e la Lista Pannella Bonino (1,9%). Il Partito comunista dei Lavoratori, Fiamma Tricolore, Ld con Melchiorre, Sinistra e Libertà, Forza Nuova e La destra sono sotto l'1.