La Maison du Val d’Aoste non si tocca: respinta in Consiglio una mozione
La Valle d'Aosta non rinuncerà alla Maison du Val d'Aoste, l'ufficio di rappresentanza di Parigi dal costo di oltre 300mila euro l'anno. In chiusura dei lavori del Consiglio regionale è stata bocciata la mozione presentata dai Consiglieri Bertin e Padovani (a favore anche il PD-SVdA e M5S, contrari Uv e Epav mentre si sono astenuti Uvp, Alpe, Sa e PnV). L'iniziativa chiedeva di predisporre uno studio sulla gestione in forme, modi e siti diversi della presenza della Regione nella capitale francese con oneri finanziari per l'Ente pubblico ridimensionati, contemplando una collaborazione delle Associazioni des émigrés valdôtains e degli operatori economici valdostani interessati a una promozione nell'area parigina delle proprie attività, oltre che l'eventuale alienazione dell'immobile situato in rue des Boules a Parigi con il relativo recupero di risorse pubbliche.
"Dalla sua apertura nel 1998, la gestione della struttura è costata oltre 7 milioni di euro, con una spesa media annua significativa, di oltre 400 mila euro. Viste le sempre minori risorse finanziarie sul bilancio regionale, che hanno causato tagli in molti settori e servizi di primaria importanza, e considerata la scarsità di risultati, crediamo sia giunto il momento di ripensare la gestione della Maison du Val d'Aoste" ha chiesto in aula il consigliere Bertin.
A chiudere le porte alle richieste di una parte della sua stessa maggioranza è stato il Presidente della Regione, Marquis: "Riuscire a monitorare i risultati della nostra presenza a Parigi non è facile, ma è più che mai importante sviluppare i ritorni economici, perché la Valle d'Aosta ha bisogno di rafforzare l'export. Va consolidato il rapporto con la Francia, va sfruttata la nostra rappresentanza a Parigi per dare visibilità ai nostri prodotti. Uno studio di fattibilità può essere utile, ma alla base non ci deve essere un preconcetto che ne condizioni l'esito, andando nel senso dell'alienazione dell'immobile."