La minoranza presenta il suo “controbilancio”: “Quello del governo è un banale elenco della spesa”
Un bilancio regionale che “dia al cittadino un'immagine del futuro”, che non sia un “ banale elenco della spesa che accontenti tutti”. Il problema è che. Di tutte queste virtù il bilancio presentato dal governo regionale, in discussione in questi giorni in Consiglio Valle, non ne ha neanche una.
A dirlo è la minoranza, che nella serata di ieri ha indetto un incontro per spiegare la “loro” Finanziaria, un vero e proprio “controbilancio”, al centro del quale – dicono – c’è la necessità di cambiare: “Il modello Valle d’Aosta va cambiato – spiega l’ex Presidente Pierluigi Marquis – e vanno messi al centro l’imprenditoria e l’iniziativa privata con il ‘pubblico’ che deve farsi un po' da parte. La manovrabilità è la via da perseguire, ci permette di valorizzare le nostre possibilità adeguando il nostro modello fiscale alle difficoltà di fare impresa e per aiutare famiglie. Il governo non ha dato visibilità a questo atto fatto quando eravamo in maggioranza, perché continua con la politica di mettere le mani in tasche a tutti per ridistribuire a pochi, agli amici degli amici”.
Poi Marquis elenca i punti del ‘Bilancio dell’opposizione’: “Abbiamo inserito – spiega – iniziative a difesa dello spopolamento della montagna concentrate sull’addizionale Irpef, con 250 euro di agevolazione alle famiglie per ogni figlio, una ‘no tax area’, la riduzione Irap per tutte imprese che lavorano in Valle, con 1 punto in meno per chi assume a l’Imu a zero per le nuove imprese”. Ma non solo: “Per la casa – prosegue Marquis – abbiamo pensato ad un 10% di sconto Imu, e l’Imu a 0 per tre anni per chi ristruttura, o ancora un 20% di riduzione per le micro-imprese sotto 20 dipendenti, e l’azzeramento della tassa per il comodato della casa a parenti di primo grado”.
Oltre a questo, sul tavolo, la minoranza propone l’azzeramento della tassa delle insegne dei negozi nei comuni più deboli, la riduzione del 10% del bollo auto e l’esenzione completa per le auto elettriche e quelle alimentate a metano. “Servono messaggi nuovi – chiude Marquis –, invece si sono vantati di aver riportato lancette indietro”.
Non meno ‘tranchants’ gli interventi degli alleati: “Ci sembra che questa maggioranza – spiega Albert Chatrian – voglia di illudere la comunità e millantare risorse in più. Non vorremmo ci fosse, a monte, una spregiudicatezza che ha l’obiettivo di ingrassare gli assessorati per dare risposte miopi. Contestiamo i circa 100 milioni che oggi potrebbero mancare: questo modello non è più sostenibile e l’economia valdostana è troppo fragile, servono azioni per rilanciare, investire e progredire, tenendo la barra dell'equità che non lascia indietro nessuno”.
“La maggioranza propone un ‘bilancio fotocopia’ dei metodi degli anni passati – attacca invece Elso Gerandin – perché si distribuisce ma non si cresce. La Valle non può andare avanti così, non c'è prospettiva. I dati sono impietosi: dal 2010 la Regione ha perso il 40% del bilancio, siamo l'unica realtà in Italia. In altre parti alcuni sono cresciuti, in altre ancora ci sono delle difficoltà, ma questo primato è tutto nostro. Ed ora si rischia scontro contro lo Stato mentre vengono sciolte le camere, tra poco, le uniche che possono modificare le leggi”.
“È un anno di fine legislatura – spiega invece Claudio Restano – ed il dovere di un buon amministratore è quello di un è presentare bilancio che non guardi solo ai prossimi sei mesi come quello proposto dal governo, un banale elenco della spesa. Valorizzare la nostra autonomia vuol dire anche essere capaci di rendere i cittadini più indipendenti dalla Regione, dobbiamo renderci conto che è giunto il momento di cambiare”.