“La Regione può legittimamente interloquire con Cva a salvaguardia dei propri interessi”

09 Ottobre 2023

“La Regione, anche a mezzo della propria società in house Finaosta, è vincolata al controllo societario su Cva Spa e nell’esercizio della propria attività direttiva e di coordinamento, per quanto non possa imporre specifiche condotte, può legittimamente interloquire con la Società per garantire la salvaguardia degli interessi regionali”.  E’ la sintesi di un parere pro veritate chiesto dal gruppo consiliare di Progetto Civico progressista all’avvocato cassazionista e professore di diritto associato all’Università di Calabria Giovanni Maria Caruso, presentato oggi nel corso di una conferenza stampa.

L’esigenza di rivolgersi ad un esperto del settore, hanno spiegato oggi Chiara Minelli e Erika Guichardaz, nasce dal “muro” che è sempre stato innalzato dalla Giunta regionale alla richiesta delle due consigliere di avere informazioni e poter interloquire con la società. 

“Da fine 2022 abbiamo presentato cinque iniziative in Consiglio regionale e ci siamo battute fortemente sopratutto nella fine del 2022 per le tariffe da applicare agli utenti valdostani e poi ci siamo esposte nuovamente quando non c’è stato confronto fra Regione e Cva per la definizione del piano strategico – ricorda Erika Guichardaz –  La tesi della Giunta regionale è stata che, nonostante la società sia al 100% della Regione, debba esser sottratta ad azioni di controllo e coordinamento. Un’affermazione per noi prima di fondamento, ma ci è venuto il dubbio che la nostra opinione fosse sbagliata”.

Guichardaz e Minelli

Il parere del professor Caruso è basato su tre questioni poste da Pcp: se è facoltà della Regione indirizzare e controllare l’operato di Cva direttamente o tramite Finaosta? Se la Regione e Finaosta possono interloquire con Cva nella definizione del piano strategico e nei suoi aggiornamenti? E se la Regione e Finaosta possono interloquire con Cva nel rappresentare l’opportunità di eventuali sconti per le famiglie e le imprese residenti in Valle d’Aosta?

Richiamando ancora le parole del giurista, Chiara Minelli ricorda come “il controllo pubblico è obbligatorio” e che questa condizione può mutare soltanto “in forza di apposito intervento legislativo volto a modificare la legislazione vigente” ovvero la legge 20 del 2020, “dove sono richiamati gli obiettivi” assegnati a Cva.

“La società deve avere una elasticità operativa e in questa direzione vanno le norme assunte nel tempo per l’affievolimento rispetto a Cva dei vincoli sulle partecipate” evidenzia ancora Minelli “ma l’autonomia operativa non elimina il fatto che Cva sia saldamente ancorata alle finalità della Regione con cui mantiene ancora rapporti diretti. Va per questo recuperata la possibilità di discutere di questa società”.

Il parere verrà ora trasmesso ai consiglieri regionali e “speriamo” – concludono le due consigliere di Pcp    “che la mozione iscritta nel prossimo Consiglio, ferma da parecchio tempo, che chiede di discutere in commissione il piano strategico venga accolta”.

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