La ristrutturazione del Ponte di Introd non convince. “Meglio farne uno nuovo”
Ristrutturare il Ponte di Introd? No, meglio costruirne uno nuovo. E’ quanto propone un cittadino del paese che ha presentato un progetto in Comune. A sostenere la proposta è il gruppo consiliare di minoranza e alcuni sindaci dell’Unité.
Il progetto verrà illustrato venerdì prossimo nell’ambito di un consiglio comunale tematico chiesto dai consiglieri di opposizione.
“Nel febbraio scorso il Sindaco ci ha illustrato il progetto preliminare predisposto dalla Regione, che però non ci ha convinto perché non è risolutivo delle difficoltà che oggi incontrano i pullman e i mezzi pesanti. Senza contare che il ponte ha più di 100 anni e non era stato progettato per supportare l'attuale traffico” spiega Donato Ronc.
Nei piani della Regione, con il primo semestre del 2019, il Ponte sarà sottoposto ad un consolidamento delle strutture ad arco. Sarà inoltre realizzato un miglioramento strutturale dei parapetti nei confronti degli urti laterali e per migliorare l’inserimento in curva dei veicoli pesanti, in corrispondenza dell’imbocco Est del ponte, è previsto l’arretramento del muro esistente. Il progetto prevede inoltre anche la realizzazione di una passerella pedonale sulla Dora di Rhêmes. Il tutto per una spesa prevista di circa 1,5 milioni di euro.
“Questo progetto non fa che spostare il problema di qualche decennio” prosegue Ronc.
A esprimere dubbi sull’iniziativa sono stati nei mesi scorsi anche i sindaci di Rhêmes-Saint-Georges e Valsavarenche che hanno inviato una lettera all’Amministrazione regionale. I primi cittadini hanno manifestato preoccupazione per la paventata chiusura di almeno due/tre settimane del ponte nel maggio 2019, a ridosso della stagione turistica. "Per esperienza sappiamo che sui lavori le scadenze non vengono mai rispettate quindi il rischio è di rimanere isolati a lungo, con disagi per la popolazione e danni all'economia e al turismo" sottolinea Laura Cossard di Rhêmes-Saint-Georges. "Bisogna andarci con i piedi di piombo nel metter mano alle strutture, perché gli inconvenienti sono dietro l'angolo. E' come toccare il fuoco, è sicuro che ti bruci" aggiunge Giuseppe Dupont di Valsavarenche.
Nella missiva i sindaci si rammaricavano inoltre che non fossero state trovate le risorse necessarie per la realizzazione di un ponte nuovo "transitabile contemporaneamente in entrambi i sensi al fine di permetterne il passaggio anche a mezzi e autobus di certe dimensioni che ad oggi, in diverse occasioni, non sono riusciti a raggiungere le vallate per l’”imbuto” del ponte che comunque non potrà essere rimosso neanche con gli interventi previsti". In particolare i sindaci sottolineavano come la costruzione di un ponte nuovo "garantirebbe stabilità e durata nel tempo, non sarebbe necessaria la realizzazione di una passerella in quanto il ponte vecchio verrebbe destinato al transito pedonabile mantenendone al contempo le caratteristiche originarie che assicurano un maggior pregio storico-culturalearchitettonico dello stesso da divulgare come immagine del territorio".
Nei mesi scorsi la minoranza è venuta a conoscenza del progetto presentato da un privato e di cui “il sindaco, anche nell’ultimo consiglio comunale di tre settimane fa – racconta Donato Ronc – non ne ha fatto parola”.
La soluzione prospettata da questo cittadino di Introd – che al momento vuole restare anonimo – prevede, oltre alla costruzione di un nuovo ponte più a valle verso Villeneuve, la valorizzazione turistica dell’intera area attraverso la costruzione di un ascensore che conduce ad una passerella sull’orrido. "I turisti cercano sempre più questo tipo di emozioni. Inoltre questa soluzione permetterebbe di apprezzare e valorizzare l'attuale ponte".
Entrambi i progetti, quello della Regione e quello arrivato da un privato, saranno all'esame del consiglio comunale tematico.