La Valle d’Aosta da domenica passa in zona arancione

04 Dicembre 2020

Da domenica la Valle d’Aosta entrerà in zona arancione. Il Ministro Speranza, che ha chiamato il Presidente Lavevaz per informarlo della nuova classificazione, si appresta a firmare le nuove ordinanze.

Cosa cambierà una volta entrati in zona arancione?

Da domenica 6 dicembre potranno riaprire i centri estetici e i negozi, quest’ultimi già riaperti dall’ordinanza del Presidente della Regione Erik Lavevaz, prorogata fino alla nuova riclassificazione della nostra regione.

L’altra novità riguarda la scuola: gli  studenti delle classi seconde e terze delle scuole medie potranno tornare in aula, come annunciato ieri dall’Assessore regionale all’Istruzione Caveri. In considerazione del ponte dell’Immacolata il rientro è stato fissato per il 9 di dicembre.

“La situazione epidemiologica da Covid-19 in Valle d’Aosta è in progressivo e costante miglioramento ormai da un mese, ma non è sicuramente questo il momento per abbassare l’attenzione” sottolinea oggi in una nota il  Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Erik Lavevaz. ” E’ comprensibile che ciascuno di noi, desideri il ritorno alla normalità, ma per raggiungere questo obiettivo la comunità valdostana, tutta, deve proseguire nei comportamenti virtuosi e responsabili tenuti finora. La Regione e i Comuni si sono fatti carico in questi mesi di assicurare la salvaguardia della salute dei valdostani, la tenuta del nostro sistema sanitario e quella del nostro sistema sociale produttivo ed economico. Questa ultima settimana abbiamo assunto decisioni importanti, sulla base dei dati sanitari ed epidemiologici raccolti, come quella di permettere l’apertura delle attività commerciali al dettaglio, in anticipo rispetto alla formale collocazione in “zona arancione” della nostra Regione”.

Fra le “decisioni importanti” assunte si conta anche la proposta di legge che punta ad adattare alla realtà locale le misure dei vari Dpcm. La legge, annuncia Lavevaz, sarà pubblicata la prossima settimana, entrando quindi in vigore.  “La sua piena applicazione peraltro non sarà immediata, in quanto sarà necessaria la successiva adozione di atti che individuino con precisione gli ambiti e le modalità applicative”.

Nel leggere la nota del Presidente non sembra però esserci la volontà di “riaprire tutto”, come il provvedimento consentirebbe di fare. Lavevaz ricorda infatti che la classificazione in zona arancione durerà “qualche tempo” e quindi bisognerà “convivere con delle limitazioni, indispensabili nella prospettiva di collocare la Valle d’Aosta in “zona gialla” tra cui, in particolare, il divieto di spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione (salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune) e la chiusura delle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), fatte salve la ristorazione con consegna a domicilio e la ristorazione con asporto”.

L’indice di contagio Rt della nostra regione è sceso a 0.79.

 

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