Lattanzi: “più coraggio nell’applicare il Brunetta”. Rollandin “scarsamente efficace in Valle”
Arrivare in Valle d’Aosta all’elaborazione di un Brunettone e non un Brunettino. E’ questa la proposta di Massimo Lattanzi che in un'interpellanza ha chiesto conto al Presidente della Giunta dell'applicazione in Valle d’Aosta della legge 133/2008 (legge Brunetta).
Secondo il consigliere del Pdl, la Regione Valle d’Aosta dovrebbe cercare di superare quanto fatto dal ministro della Funzione pubblica a livello nazionale, "andando ad applicare le normative anche ai dirigenti". Per Lattanzi la sola paura di applicazione in Valle della normativa, avrebbe fatto ridurre le assenze per malattia dei dipendenti regionali del 35% nel solo mese di settembre.
“La Valle d’Aosta non intende proteggere i fannulloni” ha detto nella replica il Presidente della Regione, Augusto Rollandin parlando del disegno di legge sui dipendenti pubblici, all'esame della commissione incaricata. “Abbiamo in Valle d’Aosta una autonoma agenzia per le relazioni sindacali con propri contratti, diversi da quelli operanti a livello nazionale e nelle restanti pubbliche amministrazioni. In particolare i contratti regionali presentano indennità accessorie limitate e quindi la loro eventuale decurtazione nei primi 10 giorni di assenza, come prevedeva la legge Brunetta, non avrebbe prodotto risparmi particolari.”
Sugli orari delle visite fiscali, il Presidente ha poi sottolineato come “nella logica del buon senso con il disegno di legge regionale abbiamo voluto dare la possibilità a chi sta in malattia di potere avere tempo per accedere ai servizi”.
“Continueremo la nostra battaglia politica – ha detto Lattanzi – a favore di quella maggioranza di dipendenti che non fanno i fannulloni, non fingono malattie e non vanno a sciare”