Les Mots, Testolin: “Osservate le regole”. Ma è scontro tra Presidenti
Dal 16 dicembre la Giunta regionale è in prorogatio e le sue decisioni limitate alla sola ordinaria amministrazione, “non potendo la stessa assumere, come dovrebbe essere ben noto a tutti gli amministratori, decisioni connotate da particolare discrezionalità”.
Così il Presidente della Regione Renzo Testolin risponde alle osservazioni sollevate sull’addio all’edizione 2020 del Festival Les Mots.
E aggiunge: “Tale situazione era peraltro già stata evidenziata con un apposito comunicato stampa della scorsa settimana con il quale l’Esecutivo esprimeva, stante la situazione, la propria preoccupazione in merito ai possibili rallentamenti e a difficoltà operative legate all’approvazione di provvedimenti volti a consentire l’avvio di una serie di importanti iniziative a favore della comunità valdostana”.
Nel dettaglio Testolin tiene a precisare che “l’approvazione della manifestazione Les Mots riveste, tra le altre cose, carattere squisitamente discrezionale quanto alla scelta del tema annuale, del programma degli eventi da svolgere e dei soggetti invitati a partecipare in qualità di relatori e ospiti, aspetti che potrebbero, peraltro, assumere connotati di opinabile indirizzo”, e che “dispiace dover rinunciare ad una manifestazione di rilievo come il Festival Les Mots, ma l’osservanza della regole non può essere trascurata”.
E se, come sembra, i privati stanno seguendo altre vie che non siano quelle del pubblico, il Presidente accoglie “con particolare positività l’idea nata dalle librerie aostane di partire da questa criticità per avanzare loro stesse nuove proposte, alle quali l’Amministrazione potrà sicuramente lavorare per garantire il dovuto sostegno“.
L’addio a Les Mots? “Una scelta politica”
Da un Presidente ad un’altra le opinioni, però, divergono.
Emily Rini, Presidente del Consiglio Valle, si affida – delibera alla mano – ai social, e attacca: “Il regime di ordinaria amministrazione non avrebbe in alcun modo impedito al Governo regionale di deliberare l’organizzazione di ‘Les Mots’, essendo questa una manifestazione calendarizzata da tempo e che assumeva ormai il carattere di periodicità annuale, quello che si è finora omesso di dire è che la delibera utile all’approvazione delle fasi di avvio dell’organizzazione dell’evento, con relativa prenotazione di spesa, è stata fatta predisporre per ben tre volte ai competenti uffici della Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali della Regione, e per ben tre volte tale delibera è stata poi rinviata all’atto della sua approvazione in Giunta regionale”.
E, visto che il primo rinvio è datato dicembre 2019, si chiede: “Quindi cosa c’entra, in questo caso, tirare in ballo il regime di ordinaria amministrazione quando l’ordinaria amministrazione non era nemmeno ancora in vigore?”.
Rini non molla la presa, ricorda che l’organizzazione del Festival si sarebbe potuta fare anche in prorogatio, e chiude: “Che c’azzecca tirare in ballo la discrezionalità delle scelte con la mancata organizzazione dell’evento? La realtà qui è una sola ed è giusto che la si dica chiaramente, senza cercare di nascondersi dietro un dito: la mancata organizzazione di ‘Les Mots’ risponde esclusivamente a una scelta politica, certamente non condivisibile, almeno non da parte mia”.