Lotta alla processionaria: impegnati 848 mila euro nei prossimi 5 anni
«Un piano di intervento fino al 2020, con un impegno di 848 mila euro complessivi per i boschi pubblici e la possibilità di accedere a fondi europei per lo Sviluppo rurale per quelli privati, con copertura al 100 per cento»: l’assessore all’Agricoltura Renzo Testolin sintetizza così la strategia della Giunta regionale per limitare la presenza di processionaria sui pini della Valle d’Aosta.
La delibera è stata varata venerdì scorso e presentata nel pomeriggio di oggi all’Assemblea dei sindaci del Celva. «I Comuni coinvolti dal fenomeno sono soprattutto quelli nella Valle centrale – ha ricordato l’assessore – e con questo documento abbiamo formalizzato delle procedure che erano comunque già state avviate dalla Regione e dal Corpo forestale».
In questa fase si sta procedendo al monitoraggio estivo, con la disposizione di 288 trappole nei boschi di 41 Comuni. A seconda della presenza di esemplari adulti rilevati dalle trappole si potrà capire dove il fenomeno sarà più intenso e intervenire di conseguenza. «In ogni caso – spiega il comandante del Corpo forestale Flavio Verthui – non è certo che una zona colpita l’anno prima dal parassita lo sia di nuovo in quello successivo e neanche viceversa».
Secondo Testolin la situazione vedrebbe un leggero miglioramento: «Notiamo una ripresa vegetativa in tutto il territorio e quindi possiamo dire di non essere in emergenza fitosaintaria – spiega – senza enfatizzare nè sottovalutare bisogna capire che non è un problema che si risolve dall’oggi al domani e molto dipende dal clima, se gli inverni sono inverni si risolve molto più facilmente».
Tra le novità, nelle misure messe in campo, 70 chilometri di strada nei dieci Comuni più colpiti saranno irrorati con il bacillus thuringesis, un antagonista della processionaria. Nel bosco tra Vignil, Montaz e il Beato Emerico a Quart e in quelli tra Sarre e Saint-Pierre, saranno disposti interventi pilota di taglio colturale e fitosanitario del lotto boschivo.
«A Saint-Nicolas e Sarre – continua l’assessore – oltre alle trappole di monitoraggio saranno disposte anche quelle a confusione sessuale, per cominciare già ora a limitarne la riproduzione». Verso ottobre o novembre è previsto un ultimo monitoraggio. Alternativi al taglio degli alberi, saranno gli interventi di endoterapia, ovveri iniezioni al tronco, che coinvolgeranno circa 300 alberi. «A seconda dei fondi e del personale disponibile – racconta Testolin – si procederà alla rimozione manuale dei nidi o, per quelli in alto, con proiettili».
Infine sarà prevista la realizzazione di brochure e pannelli informativi rivolti ai bambini, agli abitanti e ai turisti, per informare e evitare il contatto umano e degli animali di compagnia con l’insetto e i suoi filamenti, molto urticanti.