Lupi, una circolare del Viminale apre agli abbattimenti

13 Aprile 2019

Se il nuovo piano lupo elaborato in seno alla conferenza Stato Regioni escludeva gli abbattimenti controllati, ad ammetterli sembra sia oggi una circolare del Viminale.

Il provvedimento –   “Diffusione di lupi e tutela della pubblica incolumità” – è stato inviato nei giorni scorsi dal capo di gabinetto del Viminale, Matteo Piantedosi, ai commissari di Governo di Trento e Bolzano ed al presidente della Regione Valle d’Aosta. 

La circolare del Viminale rileva che “di recente, in alcune aree del territorio nazionale”, si è registrato “un aumento della presenza di lupi che, avvicinandosi in branco agli abitati, provocano allarme nella popolazione ovvero causano importanti danni economici agli allevatori, attaccando ovini, caprini e talvolta bovini nelle zone di pascolo e di ricovero“. Da qui “l’esigenza di adottare interventi di carattere preventivo ai fini della tutela della pubblica incolumità e della salvaguardia delle attività tradizionalmente legate alla montagna, all’agricoltura e alla zootecnia”.

Il prefetto Piantedosi invita quindi a convocare “apposite sedute” del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per valutare “iniziative di prevenzione” come “il monitoraggio dei lupi e delle situazioni di conflitto, interventi di messa in sicurezza del bestiame e di dissuasione sui lupi particolarmente confidenti”. Ma se questi interventi si rivelassero “inadeguati ad assicurare la pubblica incolumità”, si invita a considerare la richiesta di una deroga all’articolo 8 della legge 357 del 1997 che prevede il divieto di uccidere una serie dai animali selvatici, tra i quali appunto il lupo.

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