“L’Uv deve tornare centrale, riprendendo la sua dimensione di movimento”
Nell’antipasto, servito questa mattina al Congresso annuale dell’Union Valdôtaine, c’erano già tutti gli ingredienti che con ogni probabilità animeranno la portata principale dell’appuntamento, in tavola dal pomeriggio di oggi. Dalla contrapposizione fra i movimenti nazionalisti/populisti a quelli autonomisti, dalla rifondazione autonomista, alle varie crisi che hanno segnato in questi mesi il movimento fino alla riforma elettorale in discussione.
Lo dice il senatore Albert Lanièce, lo ripete poco dopo il capogruppo in consiglio Valle Luca Bianchi. “Abbiamo dato la disponibilità a rilanciare l’azione politica con gli ex unionisti – sottolinea Lanièce – ma solo a condizione che questo avvenga con il nostro simbolo e il nostro nome. Non è un vezzo, è prendere atto della nostra storia, del lavoro degli unionisti”. “Per sposarsi bisogna essere in due a volerlo” dirà più tardi Luca Bianchi.
Entrambi ribadiscono la necessità che l’Uv ritorni a essere centrale – “il punto di riferimento della politica valdostana” – a cominciare dalle prossime elezioni comunali. “L’Uv deve riprendere la sua dimensione di movimento. Il movimentismo è l’aspetto positivo del populismo. Bisogna tornare a condividere con gli elettori le proposte”.
Condivisione che non ha caratterizzato l’accordo ultimo raggiunto in piazza Deffeyes dalla maggioranza autonomista con Rete Civica. “Riconosciamo i nostri errori, non dovrà accadere più” dice il capogruppo Luca Bianchi.
Il senatore Lanièce riconosce ai consiglieri unionisti la “difficoltà a portare avanti un’azione politica, ma credo che ci siano dei punti che non si possono negoziare”.Il riferimento è alla riforma elettorale. “Non abbiamo delle posizioni preconcette, ma bisogna ricordare come l’Uv abbia sempre guardato con preoccupazione all’elezione diretta del presidente della Regione. Abbiamo già un presidente molto forte in Valle d’Aosta, siamo la sola regione con la funzione del presidente – prefetto”. L’invito è, come già annunciato dal Comité Fédéral, a discuterne con le sezioni.
Più ascolto, ma anche attenzione ai giovani, oltre all’importanza di studiare e conoscere i problemi, sono le richieste che arrivano anche da Marco Carrel, animateur de la Jeunesse Union Valdôtaine. “Anche noi abbiamo fatto i populisti, basti pensare che all’approvazione della legge elettorale che prevede la preferenza unica. Una legge elettorale che svilisce i movimenti e annienta i giovani. Dobbiamo impiegare le nostre energie per difendere i nostri principi e evitare che gli slogan distruggano quello in cui crediamo. Il mondo autonomista, del quale l’Uv è il solo simbolo, deve vincere contro gli slogan, ma ancora più contro la superficialità, spiegando i fenomeni e dando delle risposte concrete”.