M5s, dai manifesti sparisce l'”onestà”. Da Roma chiedono di puntare sull’autonomia
Galeotto fu WhatsApp. Si infittisce il mistero sui manifesti elettorali del MoVimento 5 Stelle affissi in ritardo rispetto alle altre liste e già funestati, stando ad un comunicato dei pentastellati stessi, da un attacco da parte di un hacker.
Dopo diverse indiscrezioni è spuntato un file audio “rubato” del capolista alle Regionali Luciano Mossa, già candidato per il Senato alle Politiche, che, dopo un summit romano con i vertici del MoVimento comunica il cambio di strategia comunicativa: “Ci hanno fatto terzo, quarto e quinto grado, sono a conoscenza di tutto quello che succede in Valle d’Aosta– recita la voce di Mossa –. Allora, dobbiamo cambiare tutto, dobbiamo cambiare i manifesti, dobbiamo cambiare i volantini”.
Una strategia diversa alle spalle della quale si allunga l’ombra dei risultati delle recenti elezioni regionali in Molise – in cui ha vinto il candidato del centrodestra Toma a scapito proprio del pentastellato Greco che ha raggiunto il 38,5% dei voti – e quelle in Friuli che hanno visto invece imporsi nettamente la Lega, col MoVimento relegato all’11,67%: “Loro reputano il successo in Molise un loro merito e il fallimento in Friuli una loro mancanza”.
Da qui il cambio di strategia: “Pazienza per quello che è stato stampato – spiega ancora Mossa ai suoi –, non va bene. Ci hanno preparato una sorta di volantini che si basano principalmente sull’autonomia, quindi noi dobbiamo puntare tantissimo sull’autonomia e non sull’onestà”.
Il motivo lo spiega lo stesso Mossa, non senza sarcasmo: “Perché? Perché ai cittadini valdostani dell’onestà in teoria non è che gliene importa poi tanto, altrimenti non sarebbero anni che votano sempre gli stessi. Mentre invece interessa di più ciò che viene fatto coi soldi dell’autonomia, quindi dobbiamo puntare la nostra campagna elettorale fondamentalmente sull’autonomia”.
Da Roma Mossa torna anche con una novità programmatica da proporre ai suoi: “Adesso loro analizzeranno diversi bilanci – si sente nel file audio –, probabilmente ci proporranno anche un reddito di cittadinanza regionale, quindi per il momento dobbiamo andare per step, non preoccupatevi del ritardo dei volantini, non preoccupatevi del ritardo dei manifesti, è tutto stabilito dallo staff”.
Riguardo ai profili social, gestiti in principio da Cognetta e Voulaz, Mossa rassicura i suoi: “Uno dello staff prenderà l’amministrazione della pagina Facebook del MoVimento 5 Stelle VdA”.
Alle polemiche, nei giorni scorsi, Mossa ha risposto via Facebook, linkando un suo articolo sul “blog delle stelle”, che si concentra sugli sprechi del Consiglio regionale e dei dipendenti regionali, e in cui chiede un’autonomia “onesta e responsabile”: “Mentre i giornali locali sono concentratissimi sui nostri manifesti elettorali e sulla pubblicazione di liste per indicare ai cittadini chi devono o non devono votare (alla faccia della democrazia e della par-condicio), io, che giornalista non sono, ho aperto una finestra attraverso la quale l'Italia sta guardando dentro alla nostra Regione con indignazione”.