“Mai come in questo bilancio si può trovare una forte azione di programmazione”

30 Novembre 2015

Era una delle accuse principali arrivate dai sindacati: "Nella finanziaria regionale 2016 non si intravede un progetto programmatico, non si capisce dove sta andando la Valle d’Aosta".
Accuse che il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha rispedito oggi al mittente evidenziando più volte, nella sua relazione al bilancio 2016 come: “Mai come in questa legge di bilancio si può parlare di un’azione di programmazione che si ritrova un po’ in tutti i settori”.

Programmi biennali e triennali. “In tutti i settori abbiamo cercato di attivare dei programmi che facciano capire l’indirizzo su cui ci si sta muovendo la Regione” ha spiegato Rollandin “Se nel 2017 ci sarà ancora una riduzione di risorse poi nel 2018 c’è forse un raggio di sole, perché non ci sarà più l’accantonamento di 100 milioni di euro”.

Una legge finanziaria che è stata scritta con un occhio puntato alla Legge di stabilità nazionale in fase di approvazione nella quale ad oggi non hanno trovato spazio gli emendamenti valdostani, bocciati da parte di uno Stato che fino ad oggi “non ha tenuto fede agli impegni presi”. Un bilancio “di transizione” in attesa dell’entrata in vigore anche in Valle del nuovo sistema dell’armonizzazione che nel frattempo, però, deve fare ancora i conti con il Patto di stabilità. Una finanziaria, ha evidenziato Rollandin che raccoglie “sia le rimodulazioni che abbiamo fatto con l’entrata in maggioranza del Pd sia le osservazioni fatte dai colleghi di minoranza negli ordini del giorno approvati”.

Programmazione che fa rima con investimenti, chiave di volta di questo bilancio secondo l’Assessore regionale al BIlancio. “Un punto di personale orgoglio – ha detto Perron – è che la Regione continua ad investire per creare nuove progettualità e per aprire percorsi concreti volti ad un reale rilancio di un’economia che, diversamente, proseguirebbe la sua dinamica involutiva e di contrazione”. Perron ha ricordato quindi come i nuovi investimenti finanziati per l’anno 2016 ammontano a 44 milioni, 34,7 per il 2017 e 39,7 per il 2018. "Con questo bilancio riteniamo che la Regione abbia riacquistato il ruolo di "investitore" – ha aggiunto l’Assessore Perron –. È forse un ruolo nuovo, ma la Valle d’Aosta è già ampiamente infrastrutturata e quindi è stata conseguenza naturale tralasciare le grandi opere, a favore di interventi mirati che possano essere più di incentivo per chi già lavora sul territorio. La Regione non vuole sostituirsi al mondo dell’imprenditoria, ma creare il giusto tessuto e le adeguate opportunità perché questa possa potenziarsi".

Dal Presidente della II Commissione Leonardo La Torre è infine arrivato l’appello a trasformare "la recessione in una decrescita ristrutturante: il corpo del bilancio regionale presenta ancora margini di tessuto adiposo che può essere interessato da una decisa e mirata cura di dimagrimento.” L’attenzione di La Torre si è poi concentrata sull’autonomia finanziaria. "La principale exit strategy per la Regione – ha detto La Torre – sta oggi nell’esercizio di una responsabilità finanziaria trasparente: al centro di questa strategia ci potrebbe essere anche la rivendicazione di un ruolo diretto della Regione (come già avviene per la Provincia di Bolzano) nella riscossione delle imposte, in modo da contrastare efficacemente l’evasione fiscale e segnando ulteriormente il carattere di originalità della nostra autonomia, in cui molte funzioni potrebbero essere esercitate direttamente su scala regionale".
 

Exit mobile version