“Manca il logo della Regione”: la Marcia Gran Paradiso senza contributo

25 Luglio 2012

No logo, no money. I 24 mila euro concessi dalla Regione a favore dell’Associazione Grand Paradis Iniziative per l’organizzazione della 31° edizione della Marcia Gran Paradiso, svoltasi a Cogne il 13 febbraio 2011, sono stati "revocati". Il finanziamento era previsto nell’ambito della legge regionale n°3 del 2004, a favore dello sport, a condizione che l’ente s’impegnasse a far comparire il marchio della Regione (o quello promozionale-turistico) su tutto il materiale prodotto per promuovere la manifestazione.

Il motivo del passo indietro? Dalle verifiche effettuate è risultato che sulla locandina il logo non c’è. Avvisati della procedura di “disimpegno” del contributo concesso, gli organizzatori hanno risposto ammettendo l’omissione ma ribadendo di essere in buona fede “in quanto la locandina è stata concepita come mezzo particolarmente curato sotto l’aspetto grafico e destinato, oltre che alla comunicazione, anche ai numerosi soggetti che ne fanno oggetto di collezione”, e per scelta “privo di qualsivoglia marchio o logotipo, ivi compreso quella del Comune di Cogne”.

Inoltre, l’Associazione ha sostenuto di aver comunque provveduto alla promozione della Regione attraverso altri mezzi utilizzati per pubblicizzare e divulgare l’evento come “l’acquisto di due pagine all’interno della rivista SportNews di dicembre 2010, in cui è stato inserito il logo dell’Amministrazione regionale; l’apposizione dello stesso logo il giorno dell’evento, sul retropalco utilizzato quale sfondo per la rassegna fotografica delle premiazioni, nonché su striscioni multisponsors posizionati lungo il percorso e nelle zone di partenza e arrivo”. Giustificazioni che evidentemente, però, non hanno convinto la Regione, che venerdì scorso ha deliberato "la decadenza del contributo".

“Per il momento preferisco non commentare la notizia – ha spiegato al telefono il presidente del comitato organizzatore, Ivo Charrère – aspetto una comunicazione ufficiale dalla Regione: certo che per noi sarebbe un brutto colpo, andando a incidere sul 25-30% del nostro budget”.

 

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