Mancata revoca della cittadinanza a Mussolini, spunta uno striscione

03 Gennaio 2020

“Senza maggioranza niente revoca di cittadinanza! Oh nooo”. E’ quanto recita uno striscione appeso nella notte al Palatennis di Saint-Vincent, da tempo in stato di abbandono. Il richiamo è all’ultimo consiglio comunale del 2019 quando la decisione della minoranza di abbandonare l’aula, facendo mancare il numero legale per la prosecuzione dei lavori, ha avuto come conseguenza anche la mancata discussione del disconoscimento della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, inserito al quindicesimo e ultimo punto dell’ordine del giorno.

Gesto fortemente criticato nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio comunale del paese, Paolo Ciambi. “Il documento era un atto simbolico e molto significativo, recentemente adottato da molti grandi Comuni fra i quali Bergamo, Empoli e Mantova nonché annunciato dal Consiglio comunale di Aosta. – scrive Ciambi –  Il momento storico impone che le istituzioni colgano ogni occasione per ribadire la ferma opposizione rispetto a ogni fascismo, palese o mascherato. Quale presidente del Consiglio comunale di Saint-Vincent intendo comunque iscrivere nuovamente il documento all’ordine del giorno della prossima convocazione dell’assemblea cittadina”.

A rispondere nel frattempo a Ciambi è, a nome del gruppo misto, Maurizio Castiglioni. “Siamo stati amareggiati nel trovare, ben al 15° punto, un argomento di tale rilevanza nell’ordine del giorno del Consiglio del 30 dicembre in prevalenza a carattere tecnico. – scrive in una nota – Riteniamo oltremodo inappropriato da parte di quello che resta dell’attuale maggioranza, l’utilizzo di eventi relegati alla storia e che nulla hanno a che fare con l’attualità e l’avvenire di St-Vincent, per prolungare la sopravvivenza di un esecutivo ormai, e soprattutto visti questi metodi, arrivato al capolinea”. Infine Castiglioni rileva come da parte del Presidente Ciambi sia “stata data enfasi strumentale su una realtà storica avvenuta nel 1924 (!) mai emersa prima, nemmeno affrontata dalle amministrazioni comunali i cui componenti la resistenza l’hanno fatta per davvero, e che potrà essere tranquillamente essere ridiscussa e votata il prossimo consiglio comunale”.

A commentare il fatto è anche il gruppo Stella Alpina – UV. “Al di là delle modalità, il gesto lascia trasparire contenuti non condivisibili – scrivono i consiglieri  – Vedremo ora se qualcuno si attiverà, utilizzando le registrazioni video delle tante telecamere comunali, per individuare i responsabili”.  Il gruppo parte poi all’attacco di Ciambi, accusandolo di “comportamento fazioso e strumentale”. Il Presidente del Consiglio comunale avrebbe secondo Stella Alpina e Uv “iscritto all’odg un argomento del genere senza nemmeno consultarci per concordarne le modalità”.

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