Misure anticrisi, il centro dx: “soldi a pioggia sono marchette elettorali”

20 Giugno 2020

“Affrontare adesso questo genere di misure è inammissibile! Ritardo a dir poco clamoroso” esordisce Alberto Zucchi di Fratelli d’Italia durante la conferenza stampa convocata in mattinata dalle forze del centro destra valdostano, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Front Valdotain.

Gli fa eco Emily Rini, Presidente del Consiglio regionale, e coordinatrice di Forza Italia: “Non condividiamo in alcun modo la filosofia di questo documento. Dare poco a tutti, distribuire a pioggia, equivale ad una marchetta elettorale”.

Queste, in sintesi, le critiche mosse dalla coalizione di centro destra al disegno di legge relativo al terzo pacchetto di misure anticrisi che da lunedì 22 giugno sarà al vaglio del Consiglio e in cui arriverà già viziato da ritardi e dalla mancanza di una visione d’insieme che sia lungimirante.

Per questo il centro destra in aula proporrà una serie di emendamenti volti a colmare e rivedere le lacune lasciate dall’attuale bozza del provvedimento. “Vogliamo farci carico di chi ha più sofferto per colpa di questa emergenza” spiega la Rini “A riprova del fatto che non siamo un’opposizione irresponsabile, intendiamo concentrare le molte risorse che abbiamo a disposizione in un piano di aiuti che sia lungimirante, di lunga data e veloce nell’intervento”. Obiettivo perseguibile secondo Massimo Chatrian, responsabile degli enti locali di Forza Italia “utilizzando maggiormente, in alcune materie dubbie e complicate come i contributi europei e nazionali, l’esercizio dell’autonomia”

Gli emendamenti

Gli Emendamenti punteranno, quindi, a iniettare liquidità e ad agevolare  tutti quei settori che il Covid-19 ha letteralmente ridotto sul lastrico e che per l’economia regionale sono di fondamentale importanza, primi su tutti il settore alberghiero e la ristorazione, e a rivalutare, perfezionare gli aiuti proposti per le altre categorie di lavoratori e professionisti.

In particolare si prevede di sospendere le rate dei mutui per gli albergatori sino ad aprile 2022 anziché 2021, di includere all’interno del piano di aiuti regionali anche il tessuto di piccoli imprenditori del settore turistico ( ad esempio B&B) e le imprese agrituristiche a filiera corta compresi coloro che si occupano di “commercio di vicinato” come le piccole botteghe di prodotti locali.

Inoltre la coalizione propone di prorogare a tempo indeterminato l’affidamento diretto di appalti pubblici alle imprese locali favorendo la territorialità, la filiera corta e l’ecologia come criteri di scelta. Ultimo, non per importanza, è l’emendamento al piano dei contributi a fondo perduto che, come suggerisce Paolo Laurencet per Fratelli d’Italia “non può essere un meccanismo a numero chiuso. Al contrario deve essere totale, nel senso che chiunque rientri nei parametri deve beneficiarne, specialmente gli albergatori per i quali intendiamo togliere il discrimine del limite di fatturato per l’erogazione”.

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