Misure anticrisi, il Consiglio boccia l’indennità “Covid” per i sanitari
“Nodo” giornaliero, le parti dell’ormai noto “Terzo pacchetto di misure anticrisi” – legate alla Sanità sbarcano in Consiglio regionale
Nella seduta di oggi, lunedì 29 giugno, l’aula ha iniziato l’esame degli articoli dell’assestamento al bilancio di previsione della Regione per il 2020 che contiene le misure per contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
28 gli emendamenti per il settore sanitario 12 dei quali – 2 dei gruppi Rete Civica e Adu VdA, 3 del M5S, 1 dei gruppi Rc, M5S e Adu VdA, 1 dei gruppi M5S e Rc, 1 di Rete Civica in solitaria, 1 della seconda Commissione, 3 dei gruppi Lega VdA, Vdalibra, Mouv’ e VdA Ensemble – sono stati approvati .
In particolare, il provvedimento prevede la rideterminazione del finanziamento del servizio sanitario regionale nonché l’istituzione di misure per favorire l’attrattività dei medici specialistici, sia intervenendo sul superamento dell’esame di lingua francese sia introducendo un’indennità sanitaria valdostana.
L’atto prevede poi la sospensione del superticket e la quota fissa delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale dal 1° settembre al 31 dicembre 2020, la rideterminazione della quota fissa per i farmaci, il rafforzamento della capacità ricettiva del centro antiviolenza nonché la gratuità della retta (per i giorni di positività da Covid-19) per gli utenti dei nuclei residenziali per il trattamento delle persone affette da demenza.
Fra gli emendamenti approvati due a firma di Rete Civica e Adu, uno per stanziare 162mila euro per l’acquisto di vaccini antinfluenzali e per una campagna di informazione sul tema e uno per rafforzare la capacità ricettiva del centro antiviolenza a fronte dell’aumento dei casi di violenza domestica durante l’emergenza.
Due approvazioni anche per il MoVimento 5 stelle, uno per aumentare da 18 a 36 mesi il termine per il superamento dell’esame di conoscenza della lingua francese in un’ottica di maggiore attrattività nei confronti dei medici che decidono di venire in Valle d’Aosta e l’altro per la creazione di una direzione medico-sanitaria unica che coordini tutte le strutture, pubbliche e private, che accolgono gli anziani.
Un emendamento proposto da Rete Civica, approvato dall’aula, prevede l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria nel 2020 per i residenti risultati positivi al Covid-19 da marzo a giugno; mentre due firmati dai gruppi Lega VdA, Vdalibra, Mouv’ e VdA Ensemble introducono l‘indennità sanitaria valdostana – misura di incentivo economico sia per evitare l’ulteriore esodo di personale medico già carente, sia per aumentare l’attrattività del sistema valdostano – a la proroga della gratuità della retta per gli utenti dei nuclei residenziali anche per il mese di maggio, oltre a marzo e aprile.
Il problema dell'”indennità Covid”
Nello scontro frontale tra fazioni, il Consiglio ha anche respinto l’articolo 13 che prevedeva una indennità una tantum per i lavoratori dell’Azienda Usl coinvolti nell’emergenza da Covid-19, dopo un lungo confronto sugli emendamenti presentati, che sono stati tutti respinti.
In serata, con una mozione d’ordine, il gruppo Lega VdA ha proposto al Consiglio un accordo al fine di cercare di trovare un emendamento condiviso sul tema: i Consiglieri si sono detti concordi e lavoreranno per trovare una soluzione che consenta ai lavoratori dell’Azienda sanitaria di percepire l’indennità Covid.