Mobilità sostenibile, la legge è pronta. In arrivo contributi per quasi 20 milioni di euro

18 Luglio 2019

Legge sulla mobilità sostenibile, il nuovo testo, sintesi di due diverse proposte ha superato il primo “step, l’approvazione in terza e quarta Commissione riunitesi congiuntamente.

Legge che si pone l’obiettivo di far diventare la Regionefossil freenel 2040 attraverso una serie passaggi: entro il 2025 il raggiungimento, da parte della mobilità sostenibile, di una quota del 35% degli spostamenti sistematici misurabili; che devono diventare il 50% entro il 2030 ed il 75% entro il 2035 per arrivare cinque anni dopo al 95%.

I contributi alla mobilità sostenibile

Obiettivi che hanno necessità di investimenti e di contributi, per i quali la Regione ha anzitutto previsto una spesa di 6 milioni 858mila 554,14 euro per il 2019 – già in previsione di bilancio triennale 2019/21 –, 5 milioni 858mila 475 per il 2020, 3 milioni 833mila 013,58 per il 2021 e 2 milioni 690mila a decorrere dal 2022.

Da qui il contributo concesso al massimo per il 25% della spesa ammissibile, nella misura massima di 5mila euro per l’acquisto di un veicolo elettrico, ibrido plug-in e a celle di combustibile.

A questo si aggiunge il contributo – a fondo perduto – per l’acquisto di veicoli a pedalata assistita nuovi di fabbrica. Qui la regione concederà un massimo del 50% della spesa, nella misura massima di 700 euro.

Per l’installazione di stazioni di ricarica domestiche dei veicoli elettrici – che devono essere conformi agli standard di legge – l’Amministrazione concederà invece contributi a fondo perduto per chi le acquista e le colloca di un massimo di mille euro.

E se chi legifera è tenuto ad essere d’esempio, la stessa Regione interviene anche sul parco veicoli di proprietà pubblica, concedendo contributi a fondo perduto per l’acquisto o il leasing di veicoli elettrici, ibridi plug-in e a celle di combustibile nuovi di fabbrica pari al massimo al 40% della spesa ammissibile, nella misura massima di 10mila euro a veicolo e, in sostituzione ai mezzi già in dotazione, di un massimo del 50% per una misura massima di 15mila euro a veicolo.

Contributi che, si legge nel testo, sono cumulabili tra loro e con qualsiasi altro incentivo previsto dalla normativa statale per l’acquisto di mezzi elettrici, ibridi plug-in e a celle di combustione, ma anche con quelli per l’installazione di stazioni di ricarica domestiche e con quelli per la trasformazione a trazione elettrica di veicoli a motore endotermico.

Non solo, la legge prevede per i veicoli elettrici nuovi, immatricolati dal 1° settembre 2019, l’esenzione del pagamento della tassa automobilistica per ulteriori tre anni rispetto a quanto previsto dal Testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche.

L’opposizione sugli scudi

Se la maggioranza regionale è soddisfatta, con i presidenti di Commissione Alessandro Nogara (Uvp) e Giovanni Barocco (Uv) che considerano la legge “l’avvio di un percorso mirato al perseguimento di una Valle d’Aosta sostenibile e sempre più amica dell’ambiente”, meno compiaciuta è la minoranza.

La questione, più che nel merito, è nel metodo: “I componenti di maggioranza hanno frettolosamente licenziato una proposta di legge che stanzia molte risorse ma che non le indirizza in modo adeguato al fine di ottenere la riduzione delle emissioni clima-alteranti e del traffico”, scrivono in una nota i consiglieri del MoVimento 5 Stelle motivando la loro astensione in Commissione.

E aggiungono: “Troppe decisioni importanti sono demandate alla Giunta esautorando il potere legislativo del Consiglio. Sono inoltre assenti una progettualità sul trasporto pubblico su gomma e indicazioni sull’intermodalità tra i vari tipi di trasporto. La scelta dei mezzi ammessi al finanziamento dovrebbe rispettare determinati parametri tecnici virtuosi anziché essere indirizzata a specifici automezzi, in questo modo verranno esclusi mezzi innovativi, non ancora sul mercato, che nonostante saranno meno inquinanti non beneficeranno del contributo. Mancano poi gli incentivi economici per la mobilità senza motore (bicicletta, pedonale, monopattino…). Infine non ci sono iniziative significative sulla gestione del car-sharing e del car-pooling”.

Sempre dai banchi dell’opposizione piovono critiche anche da parte di Lega, Mouv’ e del consigliere Restano che scrivono in una nota come sia “estremamente riduttivo concludere così frettolosamente la fase di elaborazione del disegno di Legge in questione poiché ulteriori approfondimenti dei contenuti e il confronto con le categorie interessate avrebbero permesso di raggiungere un testo di legge esaustivo e degno degli obiettivi e delle finalità che si propone”.

“Inoltre – aggiungono –, solamente nel corso della riunione delle Commissioni, i gruppi sono venuti a conoscenza dell’intenzione di utilizzare circa 20 milioni di euro in 4 anni per finanziare questa iniziativa, che saranno tolti dai fondi destinati a favorire l’occupazione e lo sviluppo delle imprese e dagli ulteriori investimenti previsti per il potenziamento delle piste ciclabili”.

La legge sarà ora all’esame del prossimo consiglio regionale, l’ultimo di luglio.

La III e la IV Commissione riunite
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