Monterosa Ski: le piccole stazioni perdono 1,3 milioni di euro
Ammontano a circa 1,3 milioni di euro le perdite lorde delle piccole stazioni della Monterosa Ski.
La fotografia di queste realtà, e in particolare di Antagnod, è stata al centro nel pomeriggio di oggi dei lavori della IV Commissione consiliare.
Auditi i 403 firmatari della petizione che si oppone alla chiusura della stazione sciistica, prevista, assieme a quella di Brusson, da un piano della Monterosa Ski.
“Siamo molto preoccupati della prospettata chiusura. – spiega all’uscita Ugo Favre, maestro di sci e promotore della raccolta firme – La stazione non è così piccola come si dice, abbiamo dei numeri importanti. Fra le piccole stazioni è la più performante, abbiamo un buon bacino di seconde case, alberghi e ristoranti che ci portano tanti clienti. La nostra stazione è frequentata dalle famiglie con bambini che pagano poco, non sono i bambini che possono tenere alti i bilanci”.
Come si legge nel bilancio la stazione di Antagnod nel 2017 ha aumentato del 25% i ricavi rispetto alla stagione precedente “favorita anche dalle numerose giornate di chiusura causa vento del comprensorio principale nel periodo natalizio”. Il Margine operativo lordo risulta positivo per 22mila euro ma contando gli ammortamenti e gli oneri straordinari il risultato prima delle imposte è negativo per 182mila euro. Peggio ha fatto Champorcher con un risultato lordo negativo di 522mila euro, 330mila euro Gressoney-Saint-Jean e 268mila euro Brusson.
Dati che si collocano nel bilancio della società per il secondo anno positivo, con un utile di 1 milione di euro.
Il Presidente Giorgio Munari, audito anche lui nel pomeriggio dalla Commissione, ribadisce come l’ipotesi di chiusura non fosse già più presente nella relazione strategica presentata il 30 ottobre scorso. “Certo sul futuro dovremo ragionare come diminuire queste perdite, facendo dei ragionamenti strategici”.