MoVimento 5 Stelle: “Mai come quest’anno il mondo della scuola necessita di auguri sinceri”
“Mai come quest'anno, il mondo della scuola necessita di auguri sinceri. Come M5S desideriamo fare gli auguri agli insegnanti, oppressi da folli regole e da riforme senza capo né coda. Mantenere la passione per il proprio mestiere, dopo i disastri annunciati dalla 'Buona Scuola' del Pd e dalle 'Adaptations' di tutti i cosiddetti autonomisti in Consiglio, da Alpe a Union Valdôtaine senza e con la P, è quasi un atto di eroismo”.
Così scrive in una nota Roberto Cognetta, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, che agli auguri per l'anno scolastico appena iniziato aggiunge qualche appunto polemico: “All'Assessore Certan – scrive il pentastellato – vanno un grandissimo augurio e una rassicurazione: i genitori che sceglieranno la scuola parentale, non lo faranno solo per l'obbligo sui vaccini, ma lo faranno soprattutto per l'assurdità dei provvedimenti approvati dal precedente Assessore e portati avanti così efficacemente da lei”.
Auguri che proseguono nei confronti dei dirigenti scolastici “poiché gravano su di loro grandi responsabilità, visto che i governi nazionali e regionali non sono in grado di prendere decisioni, sulle loro spalle incombe la facoltà di decidere se ammettere figli non vaccinati nella loro scuola”, ma anche ai cosiddetti 'novax', provax' e 'freevax': “State un po' più sereni tutti quanti: ringrazino gli uni di avere una sanità pubblica e una scienza che ha debellato terribili malattie e gli altri si rasserenino, perché riusciremo a evitare una pandemia globale anche senza proibire l'ingresso a scuola dei feroci bambini untori non vaccinati”.
Cognetta, infine, chiude con un pensiero per alunni e genitori, “affinché possano districarsi tra i deliri antivaccinisti da un lato, che li accusano di avvelenare i propri figli, e i deliri governativi dall'altro, che minacciano punizioni medievali per chi non si allinea alla legge. L'augurio che ci sentiamo di rivolgere loro è di poter scegliere ancora la scuola pubblica e di non arrendersi all'evidente incapacità delle istituzioni di valorizzare la cultura e la libertà di pensiero”.