Mutui regionali, via libera alla rinegoziazione anche per le imprese con crediti deteriorati
La Regione lancia un “salvagente” anche alle imprese con crediti deteriorati che non hanno potuto beneficiare della sospensione dei mutui agevolati da leggi regionali, approvata nei mesi scorsi dal Consiglio regionale. Il disegno di legge. approvato oggi dal Consiglio regionale con i voti della maggioranza, astenuti Lega VdA e Pour l’Autonomie, dispone che le imprese con posizioni debitorie classificate da Finaosta come “credito deteriorato” siano autorizzate ad allungare il piano di ammortamento, fino ad un massimo di sette anni, oltre ad un eventuale periodo di preammortamento di massimo due anni, con ricapitalizzazione della quota capitale delle rate scadute senza variazione del tasso di interesse.
“Oggi chiudiamo un ciclo: siamo partiti ad aprile con un disegno di legge che, con criteri assolutamente diversi rispetto al passato, ha proposto una moratoria dei mutui presso Finaosta, possibile solo se rivolta a chi molto in difficoltà per la pandemia. – ha detto in aula l’Assessore regionale alle Finanze Carlo Marzi – La scelta di questo Consiglio è stata di emergenza e forza, e i riscontri positivi stanno arrivando: il 22% delle pratiche di mutuo di imprese è stato oggetto di richiesta di moratoria. Rispetto alle posizioni di mutui per i privati, le risposte sono ancora più positive: solo il 4% è stato oggetto di richiesta di moratoria e questo permette anche di poter continuare a finanziare mutui con i fondi derivanti dal pagamento delle rate. Da subito, però, l’Aula ha manifestato l’opportunità di intervenire per quelle 76 pratiche escluse dalla moratoria, inserite a credito deteriorato. Siamo intervenuti per 25 di queste e ci siamo impegnati per le 51 pratiche a imprese che si trovavano invece in situazioni di rate non pagate. ”
La concessione della rinegoziazione avverrà “previa valutazione del merito creditizio dell’istante ovvero valutazione della capacità del mutuatario di rimborsare il mutuo secondo il nuovo piano di ammortamento”. Il mutuatario dovrà per tutta la durata della rinegoziazione, fornire a Finaosta la documentazione inerente la propria situazione patrimoniale, economica, finanziaria e reddituale.
L’agevolazione potrà essere concessa anche alle micro e piccole imprese che: abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio, purché al momento della concessione le stesse abbiano rimborsato il prestito o revocato la garanzia; abbiano ricevuto aiuti alla ristrutturazione purché al momento della concessione le stesse non siano più soggette al piano di ristrutturazione.
Entro fine anno Finaosta dovrà presentare alla Giunta una relazione concernente l’efficacia e l’esito dell’applicazione della legge. I mutui potenzialmente oggetto della rinegoziazione, come spiega la relazione al disegno di legge, sono 51 con un’esposizione totale di circa 20 milioni di euro.
Annunciando l’astensione del gruppo Lega, il Vicecapogruppo, Stefano Aggravi, ha evidenziato “la necessità di valutare l’efficacia di questa norma nel tempo, dopo che la Giunta avrà definito le modalità di attuazione e quando avremo contezza della sua applicazione.”
Il commento, a legge approvata, dei gruppi di maggioranza
“Un intervento eccezionale e atteso, chiesto a più riprese, per il quale ci eravamo impegnati e che dimostra tutta l’attenzione di questa maggioranza nei confronti del tessuto produttivo valdostano e che si aggiunge alle misure di aiuto già approvate nel corso di questa Legislatura.” È il commento dei Capigruppo di UV, AV-SA, VdA Unie e PCP sul disegno di legge a sostegno delle imprese titolari di mutui agevolati previsti da leggi regionali in relazione alla pandemia da Covid-19, approvato ieri dal Consiglio Valle con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e l’astensione di Lega VdA e Pour l’Autonomie.
“L’intervento – specificano i Capigruppo Aurelio Marguerettaz, Albert Chatrian, Corrado Jordan e Erika Guichardaz – è finalizzato a sostenere le imprese che manifestano segnali di difficoltà transitoria nell’ambito dell’attuale contesto socio-economico che, per effetto della pandemia, risulta di per sé sfavorevole al recupero di redditività, a prescindere dalle cause originarie di tale difficoltà. Entro la fine del 2021 si provvederà alla valutazione dell’opportunità di introdurre misure strutturali di rinegoziazione dei mutui agevolati a decorrere dal 2022, anche con riferimento alle imprese che non hanno posizioni debitorie classificate come credito deteriorato.”