Nation Val d’Outa: “Attuare la zona franca e istituire una moneta locale complementare”

28 Gennaio 2013

“Il nuovo movimento francoprovenzale fuori dai giochini della Regione e dei comuni, senza interessi di bottega in Valle”. Si presenta cosi il movimento Nation Val d’Outa che candida alle prossime elezioni politiche per la Camera Eros Campion e per il Senato Giovanni Battista Mascia ovvero “due candidati disinteressati nell’interesse dei valdostani”.

Articolato il programma del Movimento che dichiara di non essere né di destra né di sinistra ma regionalista, nato per “tutelare le tradizioni e la cultura Francoprovenzale in Piemonte, Valle d’Aosta e Francia”.
Tra i primi punti del documento programmatico compare l’attuazione dell’articolo 14 dello Statuto speciale ovvero la Zona franca. “L’amministrazione regionale – si legge sul programma – ci ha privati dei buoni benzina e degli altri vantaggi fiscali ma nel contempo non ha aperto un contenzioso con Roma e non ha fatto nulla per attuare la zona franca.”

Sul simbolo di “Nation Val d’Outa” compare poi la scritta “No Euro” ma, spiegano Campion e Mascia “il movimento non è contrario all’Europa”. La loro proposta è un’uscita della Germania dall’euro o l’uscita dei paesi più deboli con la creazione di un “Euro2”. Per la Valle d’Aosta poi “Nation Val d’Outa” propone l’istituzione di una moneta locale “complementare garantita dalla Regione che sia una valvola di sfogo per l’economia valdostana.”

E’ urgente per il movimento, poi, la questione trasporti: il treno impiega troppo tempo per arrivare a Torino, la linea per Pré-Saint-Didier è da ammodernare e l’aeroporto da riaprire ai voli commerciali, siglando ad esempio un’intesa con Ryanair o ancora puntando su “voli specifici per gli sciatori inglesi”.

Il movimento si dichiara poi contrario al pirogassificatore, attento all’ecologia valdostana, favorevole ad una netta riduzione dei costi della politica, all’accorpamento dei comuni e dei relativi servizi.

In campo economico “Nation Val d’Outa” propone una maggiore cooperazione economica con la Francia, maggiori contributi a fondo perduto e da parte della Regione e dello Stato meno prelievi fiscali e un riammodernamento del Casinò “seguendo le nuove tendenze americane e francesi.”

Infine il movimento non esclude una propria partecipazione anche alle prossime regionali. “I nostri candidati sono appassionati della Valle ma non residenti – si legge sul sito – quando abbiamo iniziato la raccolta firme infatti nessuno dei nostri sostenitori valligiani voleva esporsi (temendo di avere conseguenze su lavoro e amicizie), ma dopo aver raggiunto quasi quattrocento firme, ci siamo resi conto che già 10 valligiani avevano dato la loro disponibilità a candidarsi per le regionali”. Per questo il movimento continuerà a raccogliere le firme per valutare poi un’eventuale partecipazione all’appuntamento elettorale di maggio.

 

Exit mobile version