‘Ndrangheta Vda, si cercano due firme per “mandare tutti a casa” in piazza Chanoux
“Sono pronta a dare le dimissioni se la minoranza riesce a mettersi d’accordo”. A dirlo Daria Pulz, consigliera di Adu Vda esprimendo preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare in piazza Deffeyes a seguito dell’Operazione Geenna della Dda di Torino.
“Quanto successo viene a delegittimare tutto il consiglio regionale, anche se personalmente non ho mai avuto rapporti con gli indagati – spiega Pulz – “E’ il consiglio stesso che non ha più ragione d’essere e bisogna prendere la situazione in mano con coraggio e manifestare la propria distanza in modo chiaro e trasparente. L’autonomia non ci ha protetto abbastanza, dobbiamo ripensare alla nostra storia e capire come procedere d’ora in avanti”.
A preoccupare Adu Vda è l’approdo nel prossimo consiglio regionale delle modifiche alla legge elettorale, approvate dalla I Commissione. Modifiche che il movimento non condivide, a cominciare dalla preferenza unica. “Pensiamo siano, infatti, maturi i tempi per la doppia preferenza di genere” sottolinea la consigliera regionale “In 70 anni abbiamo avuto solo 19 consigliere donne”. Il movimento replica, quindi, a chi sostiene che con la doppia preferenza si possa tornare a controllare il voto. “Non è vero, basta usare solo il numero del candidato sulla scheda anziché il nome e cognome. Ovviamente serve uno spoglio realmente centralizzato”. Adu Vda boccia la proposta di raddoppiare i poli di scrutinio e annuncia emendamenti. “Proponiamo ad esempio l’abbassamento a 18 anni per l’elettorato passivo”.
Per approvare la legge elettorale – se nel mentre il consigliere Sorbara non sarà sostituito – serviranno diciotto voti. “Non c’è a mio avviso un accordo preciso – dice ancora Pulz – mi aspetto un consiglio turbolento”.
Se in Piazza Deffeyes si discute di dimissioni, in piazza Chanoux la minoranza lavora alla mozione di sfiducia al Sindaco Fulvio Centoz e al vice sindaco Antonella Marcoz. Il testo, che invita i due vertici alle dimissioni può contare al momento su dieci firme, compresa quella del consigliere di maggioranza Vincenzo Caminiti. Per iscriverla però ne servono altre due.
L’invito lanciato dalla consigliera comunale di Adu Vda Carola Carpinello è principalmente rivolto ai ” consiglieri dissidenti di maggioranza”. Se la mozione dovesse venire iscritta e approvata (serviranno in questo caso 15 voti) il Consiglio comunale verrà sciolto e sarà nominato un commissario.