Nell’ultima seduta ordinaria il Consiglio comunale approva il piano strategico per la città di Aosta

07 Aprile 2010

Ultimo giorno di scuola per il Consiglio comunale di Aosta, che si è riunito nella seduta conclusiva della legislatura oggi, mercoledì 7 aprile, in una riunione fiume per la discussione degli ultimi provvedimenti del quinquennio. Il dibattito è servito all'approvazione di sette delibere.

In mattinata, il Consiglio ha approvato una variante al piano urbanistico di dettaglio riguardante la zona dell'Arco di Augusto, che permetterà alla Banca di credito cooperativo valdostana di recuperare e ristrutturare l'edificio che si affaccia sulla piazza dell'Arco, già sede dell'associazione degli agricoltori valdostani: "L'intervento – ha spiegato Alder Tonino (PD)completa la riqualificazione dell'area, che comprende anche la Cittadella dei giovani".

Maggiori polemiche sono state suscitate dalla proposta di costruzione di una "scuola polmone" nell'area di regione Tzamberlet tre il maneggio e Montfleury: "E' l'ennesimo progetto calato dall'alto – ha attaccato Davide Bionaz (Aosta Viva)e questa volta il Comune deve "prendere atto" della decisione della Regione di costruire in un'area destinata fino ad oggi a polo sportivo, con le stalle dei cavalli a dieci metri dalle aule". A Bionaz ha ribattuto il vice-sindaco Marino Guglielminotti-Gaiet: "Occorre una struttura per permettere la ristrutturazione degli edifici scolastici regionali. Il Comune di Aosta ha concertato con la Regione l'area migliore".

E l'assessore Guido Cossard (Stella Alpina) ha ribadito che "l'area sportiva verrà rafforzata con la costruzione di una palestra, autonoma rispetto al prefabbricato per le aule, e che resterà in piedi anche dopo la fine dei lavori". L'assemblea ha approvato la delibera, con i voti della maggioranza e del PdL, e il voto contrario di Aosta Viva, Verdi e PRC.

La delibera sul piano strategico, il documento che detta le linee guida per "Aosta futura", che ha impegnato l'assemblea nel dibattito pomeridiano, è stata approvata con 28 voti a favore e la sola astensione di Ettore Vierin (Pdl). Secondo il sindaco Guido Grimod, il piano strategico "è un impegno programmatico del 2005, che giunge alla fine di un percorso". Guglielminotti ha spiegato che "il piano indica gli indirizzi generali di sviluppo della città in tutti gli ambiti principali, da quello urbanistico a quello economico".

Nella sua redazione, gli amministratori aostani si sono confrontati con altre città che hanno già adottato questo strumento di pianificazione: "Il suggerimento degli altri amministratori – ha detto Grimod – è di non affidarsi a super-esperti che non condividano i progetti politici e non li rendano attuabili concretamente sul territorio, ma di agire coinvolgendo direttamente i cittadini e il tessuto sociale. Così è stato fatto, allungando forse i tempi, ma permettendo un notevole risparmio economico".

Duplice la critica dell'opposizione: da un lato, Iris Morandi (Aosta Viva) ha parlato di "mancanza della reale volontà di dare alla città una reale politica di sviluppo e di utilizzare concretamente questo strumento, presentato agli sgoccioli della consigliatura"; Ettore Viérin (PdL) ha citato "l'abbassamento dell'asse ferroviario in prospettiva della realizzazione della ferrovia Aosta Martigny: non credo sia più il momento di parlare delle favole. C'è scollamento tra la progettualità e la realizzazione, scollamento che in futuro andrà eliminato"

Il Consiglio dovrebbe tornare ad riunirsi a fine aprile: una seduta straordinaria sarà necessaria per approvare il PUD della riconversione della caserma Testa Fochi in polo universitario.

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